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Tutta la storia del caffè
Il caffè era così importante per la cultura turca che, nel 1475, venne emessa una legge per cui una donna era libera di divorziare dal marito se lui non le forniva abbastanza caffè

Non è chiaro quando è iniziata la storia del caffè. Una leggenda vuole che sia stato un mandriano etiope di nome Kaldi a scoprirlo, verso l'850. Kaldi notò che quando le sue pecore mangiavano le bacche rosse che crescevano su un particolare cespuglio, diventavano attive e più energiche, tanto che non dormivano la notte. Un giorno il mandriano decise di provare le bacche e sentì gli stessi effetti. Portò quindi le bacche ad un monastero locale: lì i monaci si convinsero che era stato scoperto un nuovo, sorprendente frutto.
Entro la fine del XV secolo il caffè era ormai una bevanda comune nel Vicino Oriente, soprattutto tra i turchi ottomani. Essi avevano padroneggiato l'arte della sua preparazione, utilizzando anche aromi come cannella, anice, cardamomo e chiodi di garofano. Questo tipo di ricette si trova ancora, in qualche posto della Turchia.

Una donna araba porta il caffè in un'opera di John Frederick Lewis
Costantinopoli era piena di coffee shops, e le persone vi ci radunavano, intraprendendo dibattiti politici e discussioni di vario tipo.
Il caffè divenne così incorporato nella cultura turca che, nel 1475 una legge diede a ogni donna la possibilità di divorziare dal marito, se questi non le forniva la dose quotidiana di caffè che spettava a ogni persona.
Nel corso del secolo successivo cominciarono i primi commerci di caffè verso l'Europa. Nel 1591 il botanico padovano Prospero Alpino descrisse il caffè nella sua opera De Planctis Aegyptii et de Medicina Aegiptiorum.

Prospero Alpino // PD
Nel 1600 il Papa Clemente VIII battezzò la bevanda, dopo aver valutato la possibilità di rifiutarla per via della sua provenienza ottomana.

Photo by ???????? Janko Ferlič - @specialdaddy on Unsplash
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