Animali
Persone
Celebrità
Tecnologia
Scienze
Società
Storia
Cibo
Mondo
Piante
Serie tv e Cinema
Fatti di Cronaca Divertenti o Insoliti
Videogiochi
Seguici sui social
Un progetto di
WORLD OPEN NEWS

László Polgár, lo psicologo ungherese che scelse di crescere le sue figlie affinché diventassero geni degli scacchi

Lo psicologo ungherese László Polgár afferma che chiunque può diventare un genio perché "la genialità si crea, non nasce da sola". Per provarlo, usò le sue stesse figlie come esperimenti: le allenò affinché diventassero geni degli scacchi. Le tre sorelle Polgár divennero tre prodigi, e la più giovane, Judit Polgár, divenne Grande Maestro ad appena 15 anni.

Pubblicato il 26/01/2022
Fonte: Wikipedia inglese (link alla fonte principale)

László Polgár è un insegnante di scacchi e psicologo ungherese. È il padre delle famose sorelle Polgár: Zsuzsa, Zsófia e Judit. Fu lui a decidere di crescerle affinché diventassero prodigi degli scacchi. Judit e Zsuzsa che sono diventate rispettivamente la migliore e le seconda migliore giocatrice di scacchi al mondo. Judit è ampiamente considerata la più grande giocatrice di scacchi femminile di sempre, poiché è l'unica donna ad essere stata classificata tra le prime 10 in tutto il mondo, mentre Zsuzsa è diventata la campionessa mondiale di scacchi femminile.

Secondo Polgár, "i geni si creano, non nascono". I suoi esperimenti sulle figlie sono considerati come "tra i più incredibili esperimenti nella storia dell'educazione umana", anche se richiamano fortemente gli assunti del comportamentismo. Una celebre citazione di Watson, padre del comportamentismo, ricorda i principi di Polgár: "Datemi una dozzina di bambini di sana e robusta costituzione e un ambiente organizzato secondo miei specifici principi, vi garantisco che sarò in grado di farne un medico, un avvocato, un artista, un imprenditore, un delinquente". Entrambi sembrano assegnare all'ambiente e all'esperienza un ruolo assolutamente preponderante, ma è da notare che negli ultimi decenni il comportamentismo è stato superato da approcci che vedono interazioni bidirezionali tra patrimonio genetico, strutture cerebrali ed esperienza.

Polgár si è preparato alla paternità prima del matrimonio, studiando le biografie di 400 grandi intellettuali, da Socrate a Einstein. Fu così che concluse che, se avesse adottato il giusto approccio all'educazione dei figli, avrebbe potuto trasformare "qualsiasi neonato sano" in "un genio". La sua premessa era semplice: che ogni bambino ha la capacità innata di diventare un genio in qualsiasi campo prescelto, purché l'istruzione inizi prima del terzo compleanno e cominci a specializzarsi a sei anni.

I detrattori di Polgár lo ritraggono come un "dr. Frankenstein", contestando la scelta di usare le sue stesse figlie come soggetti sperimentali. Nel 2012, tuttavia, Judit Polgár ha rilasciato un'intervista parlando dell'"atmosfera molto speciale" in cui era cresciuta, lodando i suoi genitori e affermando che gli scacchi, per lei, sono stati un gioco, e poi uno sport, un'arta e una scienza. "Ero felice che a casa fossimo in un cerchio chiuso e poi siamo usciti a giocare a scacchi e abbiamo visto il mondo".

Un giornalista del Guardian ha osservato che mentre "i migliori giocatori di scacchi possono essere disfunzionali", Judit era "rilassata, accessibile e sorprendentemente ben equilibrata", essendo riuscita "a destreggiarsi tra una carriera negli scacchi competitivi con due bambini piccoli, gestendo una fondazione di scacchi in Ungheria, scrivendo libri e sviluppando programmi educativi basati sugli scacchi".

László Polgár e le figlie
Non perderti neanche un articolo, seguici su Facebook!

Continua a leggere