WORLD OPEN NEWS
-
Mondo
Giappone - Russia - Germania - Danimarca - Svizzera - India - Cina - Australia - Francia - Norvegia - New York - Dubai
Storia
Aztechi - Età Vittoriana - Seconda Guerra Mondiale
Piante e animali
Fiori - Alberi - Gatti - Cani - Mucche - Corvi - Aquile - Ricci - Elefanti - Lupi - Pinguini - Panda - Meduse - Koala - Leoni - Delfini - Gufi - Polpi - Scoiattoli - Pipistrelli - Ragni
Personaggi
Ernest Hemingway - Gengis Khan - J. K. Rowling - Ryan Reynolds - Nikola Tesla
Cibo
Birra - Pizza - Caffè
Pirati - Regina Elisabetta - Harry Potter - Gay e omosessualità
La virtù del console e dittatore Lucio Quinzio Cincinnato
Lucio Quinzio Cincinnato era un rispettato console e generale romano che, in vecchiaia, si era ritirato in una piccola fattoria. Nel 458 a.C., Roma rischiò di perdere un’importante battaglia e il Senato implorò Cincinnato di diventare dittatore. Accettò, posò l’aratro, si mise alla guida dell’esercito e dell’intera Repubblica e sconfisse i nemici. Invece di tenere i poteri più del necessario, si dimise da dittatore dopo soli 16 giorni, tornò alla fattoria e riprese il suo aratro esattamente dove lo aveva lasciato.
Lucio Quinzio Cincinnato (519 a.C. – 430 a.C.) fu un generale patrizio romano, che visse durante il primo periodo della Repubblica Romana. Nonostante la sua età avanzata, lavorò nella sua piccola fattoria finché un’invasione non costrinse i suoi concittadini a chiedere il suo aiuto.
Cincinnato lasciò l’aratro e assunse il completo controllo dello stato. Sconfisse i nemici in 16 giorni e lasciò immediatamente ogni potere, per tornare alla fabbrica. È considerato una figura leggendaria, esempio di virtus romana.
Era il 458 a.C. quando i due consoli della Repubblica erano sotto assedio nei loro accampamenti durante la guerra contro gli Equi e i Sabini. Disperati, scelsero di far uso di un’istituzione riservata ai momenti di grande crisi: l’elezione di un dittatore che assumeva pieni poteri per un periodo limitato di tempo (6 mesi). In quell’occasione ci fu consenso unanime sul nome di Cincinnato, che era stato un rispettato console e generale e che si era ritirato a vita privata nella sua fattoria.
Secondo quanto racconta lo storico Tito Livio, alcuni senatori si recarono personalmente alla fattoria di Cincinnato, trovandolo mentre arava la terra. Egli invitò gli uomini nella capanna, si deterse il sudore, si rivestì e i senatori lo pregano di accettare la dittatura.
La carica di dittatore poteva durare fino a sei mesi, ma nessun'altra magistratura o assemblea aveva i poteri di far decadere il dittatore. Cincinnato, dopo aver sconfitto i nemici in soli 16 giorni, tornò privato cittadino il prima possibile, senza abusare della carica neanche per mezza giornata. La restituzione del potere supremo, da lui detenuto soltanto finché strettamente necessario, è citata come esempio di grande onorevolezza e integrità, virtù e modestia. La città statunitense di Cincinnati prende il nome in suo onore.