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Edvige d'Angiò, la sovrana di Polonia che ricevette il titolo di Re (nonostante fosse femmina)
Edvige d'Angiò fu Re di Polonia dal 1384. Ella venne nominata "Re" perché il paese non poteva avere una regina, ma non c'era alcuna legge che specificasse che il Re dovesse essere maschio.
Pubblicato il 01/06/2020

Nata a Buda, Ungheria, Edvige venne cresciuta a corte, ed educata alle arti e alla scienza. Parlava almeno sei lingue, tra cui latino, bosniaco, ungherese, serbo, polacco e tedesco.
Fu una serie di politiche dinastiche che portarono la bambina ad essere, a tutti gli effetti, incoronata come Re. Le leggi della Polonia non prevedevano che ci potesse essere una regina, ma non era specificato che il re dovesse essere maschio.
Il titolo di Re che ricevette Jadwiga indicava che ella governava a proprio titolo, e non come consorte del sovrano.
Alla fine, quando aveva 12 anni, Edvige venne sposata al Granduca Jogaila di Lituania, e questo permise di unire Polonia, Lituania e Rutenia. Ella rimase come monarca, ma è probabile che fosse il marito a gestire le responsabilità politiche previste dal trono. Edvige, tuttavia, ragazza istruita e giovane, partecipò in maniera considerevole alla vita politica, culturale e diplomatica del regno. Nel 1387 condusse due spedizioni militari contro l'Ungheria, e aprì le negoziazioni diplomatiche con i Re Teutonici. Sponsorizzò inoltre scrittori e artisti e donò parte del suo patrimonio per fondare degli ospedali. Finanziò anche la restaurazione dell'Accademia di Cracovia.
Alla morte, nel 1399, Edvige venne venerata come Santa per le sue varie opere caritatevoli.

Pubblico Dominio
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