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La storia dell'attore Lionel Royce e di come riuscì ad ingannare la Germania nazista
L’attore Lionel Royce perse il lavoro nella Germania nazista, perché ebreo. Allora si ritirò sulle Alpi, si fece crescere barba e capelli e se li schiarì con l’acqua ossigenata, ripresentandosi fingendo di essere un paesano tirolese e attore auto-didatta. La sua bravura venne indicata come “prova della superiorità del sangue ariano”
Fonte:
Wikipedia inglese
(link alla fonte principale)
Dopo essersi trasferito da Vienna a Berlino nel 1925, la sua carriera in ascesa venne stoppata negli anni ’30, quando il nazismo gli impedì di trovare ingaggi e lo costrinse infine a lasciare il paese, nel ’36.
Ma Royce non si volle arrendere, ed elaborò un inganno. Si ritirò in una capanna che possedeva, nelle montagne austriache. Mentre faceva crescere capelli e barba, cominciò ad esercitarsi per fingere di essere un tirolese, studiando i locali. Dopo un anno, assunse l’identità di Kaspar Brandhofer, che sembra in tutto e per tutto un paesano tirolese. Infine, si schiarì i capelli, la testa e corpo, facendo un bagno in perossido di idrogeno diluito ogni dieci giorni.
Con questa nuova identità, cominciò da zero una nuova carriera da attore, mostrando talento e abilità tali da essere presto chiamato a Vienna. Dal momento che la sua precedente identità era conosciuta nell’ambiente, non poté abbandonare neanche per un secondo il personaggio di Kaspar Brandhofer.
Ma l’inganno funzionò alla perfezione: venne definito “l’umile paesano delle alpi austriache, il più fine attore della sua generazione”, e i nazisti iniziarono presto ad applaudirlo come una prova della superiorità del sangue ariano. Idioti.
Leggi anche: La “perfetta ariana” ritratta da una famosa copertina di una rivista nazista era in realtà ebrea
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