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Il tain, la pagnotta tradizionale che portava buona sorte ai soldati serbi che scendevano in battaglia

Aleksa Zdravković era un soldato serbo che portò con sé per 8 anni una pagnotta di pane cucinata da sua madre, tenendola come amuleto protettivo mentre combatteva le guerre balcaniche e la Prima Guerra Mondiale. Oltre un secolo dopo, il pane esiste ancora e si trova in un museo.

Pubblicato il 20/10/2021
Fonte: Quora, sbs.com.au (link alla fonte principale)

Il tain è un tipo di pane tradizionale della Serbia, preparato con una specifica miscela di segale e farina bianca, che può durare per lungo tempo. Il nome "tain" è di derivazione turca, e significa "razione".

L'uniforme di tutti i soldati turbi aveva un comparto specifico per il pane, e questo testimonia quanto il pane era sacro, per loro. La produzione del tain è iniziata subito dopo le guerre serbo-turche, e si era rivelato come una componente preziosa dei pasti quotidiani dei soldati. Ogni soldato ne consumava 800 grammi al giorno: una quantità che garantiva loro l'energia necessaria per il combattimento.

A quanto si dice, un soldato chiamato Aleksa Zdravković prese parte alle guerre balcaniche e alla Prima Guerra Mondiale, e fu per tutto il tempo "protetto" da un amuleto speciale: una pagnotta di tain preparata da sua madre.

Prima della Prima Guerra Balcanica, la madre fece promettere ad Aleksa di non mangiare la prima razione di pane da lei preparata. Il ragazzo doveva tenerlo come amuleto. Aleksa non venne colpito neanche da un proiettile, ma non era l'unico soldato a tenere il tain con sé come amuleto.

Molte mamme, come la sua, diedero una pagnotta ai propri figli. Per anni, la famiglia e gli eredi di Aleksa conservarono la pagnotta che il soldato aveva riportato, intatta, dalla guerra. Ancora oggi, questa è tenuta al Museo Ponisavlje di Pirot.

Tanjug/ Aleksandar Ćirić
muzejpirot.com
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