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Yasuke, il primo samurai africano del Giappone feudale
Yasuke era un uomo di origini africane che, nel XVI secolo, servì come kashin per il potente feudatario giapponese Oda Nobunaga. Yasuke, nato in Africa su terra portoghese, arrivò in Giappone insieme ad un missionario gesuita italiano. Si pensa sia stato il primo africano che Oda Nobunaga avesse mai visto. Cresciuto come schiavo in Mozambico, nel Giappone feudale era un uomo libero e divenne un samurai rispettato e ammirato

Vissuto nel XVI secolo e nato in Africa, Yasuke è stato il primo samurai di colore. Arrivato in Giappone dopo un lungo viaggio, si pensa che Yasuke fosse nato in Mozambico, oppure in Etiopia o in Nigeria. Secondo Thomas Lockley, che ha scritto un libro sulla vita di Yasuke, è possibile che Yasuke fosse uno schiavo, e che già da bambino fosse stato venduto da qualche parte dell’Europa. A un certo punto della sua vita, l’uomo (a quel tempo forse già libero) incontrò Alessandro Valignano, un missionario gesuita italiano che lo portò in Giappone nel 1579, utilizzandolo come guardia del corpo.
Valignano aveva bisogno di Yasuke perché i missionari non potevano portare armi. Al tempo, inoltre, il Giappone era nel mezzo di una brutale guerra civile. Tra i combattenti c’era Odo Nobunaga, signore della guerra incredibilmente potente che, ben presto, avrebbe conquistato gran parte del paese. Pare che Yasuke abbia incontrato Nobunaga già nel 1581: Valignano aveva chiesto al giapponese il permesso di tornare in patria, e questi era rimasto assolutamente affascinato dal colore della pelle di Yasuke.
Nobunaga non aveva mai visto una persona di colore prima d’ora. Era convinto che l’africano dovesse essere ricoperto di vernice nera. Ordinò che Yasuke venisse lavato, ma la sua pelle non cambiava. Alla fine, convintosi, il signore della guerra diede una gran festa per il suo visitatore, e gli chiese di fermarsi a lavorare per lui.
Nel XVII secolo, uno dei seguaci di Nobunaga scrisse un libro sul potente feudatario. Nel testo, Yasuke è descritto come un uomo “robusto e con un buon comportamento”. Inoltre, “la sua formidabile forza superava quella di dieci uomini”. Altri racconti dipingono Yasuke come un samurai intelligente e imponente, ma anche un guerriero abile che ricevette, quando entrò nell’esercito di Nobunaga, un solido addestramento nelle arti marziali.
Yasuke fu il primo samurai straniero ad entrare nei ranghi dell’esercito di Nobunaga. Faceva anche parte di un gruppo ristretto di 30-50 guerrieri che costituivano l’entourage del feudatario (molti dei quali erano anche suoi amanti). Per tradizione, i guerrieri più anziani come Nobunaga, allora circa 50enne, facevano da mentori ai giovani e intraprendevano con loro anche relazioni sessuali con loro. Non c’è, tuttavia, prova diretta ad indicare che anche Yasuke fosse tra gli amanti del signore della guerra.
Yasuka non fu l’unico africano ad arrivare in Giappone in quel periodo. Diverse centinaia di africani, anzi, vi vivevano nel XVI secolo. Lavoravano come interpreti, soldati, intrattenitori. Secondo gli studiosi, benché le persone di Kyoto non fossero abituati a vedere molte persone con la pelle scura, è improbabile che avrebbero mostrato pregiudizi nei confronti di Yasuke. Il potere di Nobunaga era tale che ben pochi si sarebbero messi a contestare la decisione di prendere con sé il samurai. Sembra, anzi, che Yasuke divenne parecchio popolare, suscitando la curiosità di molti.

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