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Nel 1912, un uomo sparò a Teddy Roosevelt prima di un suo discorso pubblico. Il presidente decise di tenere il discorso ugualmente, e parlò per 84 minuti prima di farsi medicare

Pubblicato il 23/05/2018
“Amici, vi chiedo di rimanere tranquilli” iniziò così un discorso elettorale del presidente Theodore Roosevelt nel 1912.
“Non so se avete capito che mi hanno appena sparato”.
Il suo pubblico, a Milwaukee, rimase orripilato. Roosevelt si sbottonò e svelò la sua camicia macchiata di sangue. “Ci vuole più di così per abbattere un alce toro” (bull moose: così si fanno chiamare i supporters del partito progressista).

Le pagine del discorso di Theodore Roosevelt forate dal proiettile
Theodore Roosevelt Collection/Flickr Creative Commons/CC BY-NC-ND 2.0


Tirò fuori le 50 pagine del suo discorso, e ogni foglio era stato bucato dal proiettile. Molto probabilmente è stato proprio il manoscritto a salvargli la vita, come egli stesso disse subito dopo.
“Il proiettile è dentro di me adesso, e non potrò fare un discorso molto lungo, ma farò del mio meglio”.
Soltanto quando il discorso fu finito, dopo 84 minuti, accettò di andare in ospedale per farsi medicare.

Theodore Roosevelt
Public Domain


La campagna per le presidenziali del 1912 era stata una delle più violente. Dopo due mandati presidenziali, Roosevelt aveva spaccato in due il partito repubblicano, che voleva impedire un suo terzo mandato (per tradizione, non accettabile. Oggi si tratta invece di una legge). In realtà, tuttavia, Roosevelt aveva vinto le primarie per essere candidato alla presidenza, e per questo decise di non accettare il veto del partito, schierandosi al di fuori del classico sistema bipartitico americano, che vede da sempre Repubblicani (destra) contro Democratici (Sinistra). Così, fondò il partito Progressista (Bull Moose).
Ma John Schrank, un Tedesco-americano affetto da schizofrenia, non accettava che Roosevelt potesse diventare presidente per la terza volta, e tentò di ucciderlo a Milwaukee.


Theodore Roosevelt, tra l’altro, è un personaggio importante nella nuova serie Netflix “The Alienist”, che vede uno psicologo in una New York del 1890 sulle tracce di un serial killer. Theodore Roosevelt, presentato come una figura retta e incorruttibile (e c’è ragione di credere che lo fosse davvero), era appena stato eletto commissario di polizia di New York.

Roosevelt in un discorso pubblico del 1912
Roosevelt in un discorso pubblico del 1912 // PD
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