Gli aztechi trovavano che i conquistadores spagnoli puzzassero terribilmente

Furono tantissime le cose che stupirono i conquistatori spagnoli quando si approcciarono alla civiltà azteca (anche se, purtroppo, non furono sufficienti a risparmiarla dalla completa distruzione). Dal sistema agricolo efficiente, ai sorprendenti giardini galleggianti, alla grandezza della capitale Tenochtitlan. Al tempo, l'Europa era decisamente meno avanzata, soprattutto per quanto riguardava l'igiene, tanto delle città quanto delle persone (e fu proprio la scarsa igiene degli europei che li portò a far proliferare le loro malattie tra gli aztechi).

Al tempo, in Europa, le strade non venivano pulite quasi mai e le persone svuotavano tranquillamente i vasi di notte tra una casa e l'altra. Gli aztechi, invece, avevano migliaia di addetti pubblici con il compito di spazzare la città e pulire le acque, ma non solo: avevano bagni pubblici in ogni quartiere, potendo contare su un'avanzata tecnologia idraulica.

Inoltre, gli aztechi facevano il bagno ogni giorno. L'esploratore Bernal Diaz del Castillo raccontò che i soldati spagnoli erano davvero impressionati dalla loro pulizia. Non a caso, gli aztechi vennero sconfitti più dalle malattie degli spagnoli che dagli spagnoli stessi. Gli invasori portarono il morbillo, che era totalmente sconosciuto ai sistemi immunitari dei poderosi guerrieri aztechi. Quando Cortés conquistò Tenochtitlan trovò soltanto cadaveri.

Secondo diverse ricerche, in tempi antichi gli aztechi erano arrivati nelle americhe dall'Asia. Per questo, avevano meno ghiandole sudoripare degli occidentali. L'odore dei conquistadores doveva essere disgustoso per gli aztechi, che iniziarono a seguire gli spagnoli con delle incensiere nel tentativo di ridurre la puzza. Gli spagnoli pensavano fosse un gesto per onorarli, ma si sbagliavano di grosso.