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Gli antichi babilonesi prendevano la birra molto seriamente

Gli antichi babilonesi prendevano la birra molto seriamente. Il codice di Hammurabi decretava che ogni cittadino aveva diritto ad almeno una razione giornaliera di due litri. Qualcuno riporta che, se un birraio veniva sorpreso ad annacquare la birra, questo veniva annegato o costretto a bere fino allo morte.

Pubblicato il 17/12/2019
Fonte: History.com, mixerdirect.com, kazbegi.com (link alla fonte principale)
La birra è qualcosa di molto antico. Il ritrovamento di diversi artefatti ci fa pensare che già i Sumeri avessero oltre 20 tipi diversi di questa bevanda.
I babilonesi e gli egizi, poi, hanno continuato la tradizione. Per i babilonesi la birra era molto seria, e persino il Codice di Hammurabi la menzionava. L'antico codice delle leggi babilonesi decretava che ogni cittadino doveva avere una razione di birra garantita, distribuita in base allo status sociale. Un manovale, per esempio, riceveva 2 litri al giorno, mentre i dipendenti pubblici 3 e gli amministratori e gli alti sacerdoti 5 litri al giorno. La birra era quasi una valuta, una merce di scambio. Ai tempi la bevanda era non filtrata, torbida e con dei residui sul fondo. Ma era più preziosa che mai.
Alcune fonti online, di cui è da verificare l'attendibilità, riportano che chi annacquava la birra veniva condannato a morte per annegamento, oppure condannato a bere la propria birra fino alla morte.
La notizia non è implausibile. Le punizioni estreme non erano insolite nel sistema di leggi babilonese. E dal momento che la birra era quasi una valuta, ma soprattutto un diritto dei cittadini, annacquarla voleva dire commettere una grave frode.

birra
Photo by Tim Bennett on Unsplash

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