Nabta Playa, il sito astronomico più antico del mondo

Per migliaia di anni, le società antiche di tutto il mondo hanno realizzato enormi cerchi di pietre, allineandoli con il Sole e le stelle per segnare le stagioni. Questi megaliti erano i primi, ancestrali calendari, e venivano usati per predire l'arrivo della primavera, dell'estate, dell'autunno e dell'inverno. Erano di fondamentale importanza per determinare i momenti migliori per piantare e raccogliere i raccolti. Servivano anche come luoghi sacri, ed erano i teatri di celebrazioni di vario tipo.

Molte società antiche tracciavano il passare del tempo osservando quali costellazioni sorgevano al tramonto, come se leggessero un gigantesco orologio celeste. Altri, invece, avevano individuato la posizione del Sole nel cielo nei giorni del solstizio d'estate e d'inverno, o dell'equinozio di primavera e d'autunno.

In Europa si trovano circa 35.000 megaliti, molti dei quali allineati astronomicamente. Queste strutture furono per lo più costruite tra 6.500 e 4.500 anni fa, in gran parte lungo le coste atlantiche e mediterranee. Il più famoso di questi siti è Stonehenge, un monumento in Inghilterra che si pensa abbia circa 5.000 anni. Sebbene sia decisamente antica, Stonehenge potrebbe essere in realtà una delle strutture in pietra più giovani ad essere costruite in Europa.

Eppure, i siti d’Europa vennero costruiti diversi secoli più tardi rispetto a quello che, al momento, si ritiene essere il più antico cerchio di pietre del mondo: Nabta Playa. Situato in Africa, Nabta Playa è stato realizzato più di 7.000 anni fa, ed è forse il più antico osservatorio astronomico della Terra. Fu costruito da un popolo nomade del deserto per celebrare il solstizio d'estate e prevedere l'arrivo della stagione dei monsoni.