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Una Storia Vera, il primo romanzo di fantascienza di sempre risalente al II secolo d.C.

Il primo romanzo di fantascienza di sempre, Una Storia Vera, è stato scritto nel II secolo d.C. Il romanzo, di Luciano di Samosata, racconta di viaggi nello spazio, voli sulla Luna, forme di vita aliena e guerre interplanetarie.

Pubblicato il 29/03/2019
Fonte: Wikipedia inglese, Wikipedia italiana (link alla fonte principale)
Il genere fantascientifico è senza dubbio recente, e il suo sviluppo appartiene a un periodo storico caratterizzato da un progresso scientifico-tecnologico sufficiente a far sognare gli uomini sulle cose magnifiche che la scienza può, un giorno, arrivare a realizzare.
Ma è sorprendentemente antico quello che da molti è considerato il primissimo romanzo fantascientifico. Si tratta di Una storia vera, un’opera in due libri dell’assiro Luciano di Samosata.
Una storia vera (in greco antico: Ἀληθῆ διηγήματα, Alēthê diēghémata, letteralmente Storie vere) è uno dei romanzi più fantasiosi della letteratura greca.
Scritto in forma autobiografica, l’intento era anche parodistico: Luciano voleva fare una satira nei confronti degli autori che citavano come reali le fonti che parlavano di eventi mitici o fantastici, come – tra le altre – le opere di Omero. Per questo, i personaggi di Una Storia Vera sono esagerati quasi al ridicolo.
Luciano precisa, all’inizio dell’opera, che la storia racconta “cose che non ho visto, né vissuto, né sentito raccontare da nessun altro; cose che non esistono e che non potrebbero mai esistere. Quindi i lettori non devono credere a una parola di quello che dico”.
Se i classicisti però mettono l’accento sull’intento satirico, i critici della moderna fiction scientifica non ritengono che questo intento confligga con il poter categorizzare il libro come fantascientifico, visto che contiene comunque elementi come il viaggio nello spazio e sulla luna (ed è la prima opera a farlo), l’incontro con forme di vita aliene, la guerra interplanetaria e l’imperialismo interplanetario, l’atmosfera artificiale, altri mondi che obbediscono a differenti leggi della fisica, creature prodotte dalla tecnologia umana.

La trama del libro inizia con l’autore che descrive il suo viaggio, insieme a 50 compagni, oltre le Colonne d’Ercole. L’equipaggio, dopo essere colto da una tempesta che sballotta la nave per 80 giorni, arriva su un’isola misteriosa con fiumi di vino ed esseri semi-umani. Dopo aver lasciato l’isola, la nave viene sollevata in aria da un tifone, fino ad altezze enormi, e dopo otto giorni di voto arriva sulla luna, descritta come “una terra vasta come un'isola, splendente e sferica e illuminata da una grande luce”. Sulla superficie lunare Luciano e i compagni vengono catturati da ippogrifi e portati dal re Endimione, in guerra contro il re del sole Fetonte, nella contesa sulla colonizzazione di Vespero, Venere. Luciano e i suoi uomini si uniscono alle truppe di Endimione, assistendo a scontri tra guerrieri bizzarri, come quelli armati di funghi come scudi e gambi di asparagi come lance o quelli che cavalcano enormi pulci.
Dopo una descrizione ulteriore del popolo lunare, l’ambientazione torna sulla Terra, dove i protagonisti vengono inghiottiti da una balena enorme, e in seguito, dopo essere fuggiti, attraversano un mare di latte e arrivano alle “Isole dei Beati”, dove incontrano Omero, Ulisse, Socrate e Pitagora, e altri personaggi mitologi e storici del passato.
Dopo ulteriori viaggi, la narrazione si interrompe con la promessa che altri libri vi si aggiungeranno.


Una Storia Vera di Luciano di Samosata
Illustrazione di una scena del libro del 1894, di Aubrey Vincent Beardsley
Una Storia Vera di Luciano di Samosata



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