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I sedili regolabili vennero inventati quando l'aeronautica militare degli USA scoprì che l'uomo "medio" non esiste
Verso la fine degli anni '40, l'aeronautica militare degli USA si trovò a dover affrontare un serio problema: i piloti non riuscivano a mantenere il controllo degli aeroplani. Dopo che 17 piloti si erano schiantati in un solo giorno, si decise di ridisegnare la cabina di pilotaggio per adattarla ad un pilota di taglia "media". Misurarono oltre 4000 piloti e scoprirono il corpo "medio" non esiste. Questo portò per la prima volta e creare dei sedili regolabili.
Alla fine degli anni '40, l'aeronautica militare degli USA aveva un serio problema: i piloti continuavano a perdere il controllo degli aeroplani. I jet erano appena stati inventati e gli aeroplani erano più veloci che mai, ma anche più difficili da guidare. I problemi erano non solo molto frequenti, ma anche diffusi tra tutte le tipologie di veicolo. Chi saliva su un aereo, in quegli anni, aveva sempre il dubbio che quello sarebbe stato il suo ultimo volo. A un certo punto, in un solo giorno, si schiantarono ben 17 piloti.
All'inizio, i piani alti dell'esercito incolparono i piloti. Di certo poteva essere una conclusione ragionevole, visto che i velivoli, di solito, funzionavano molto bene. Gli ingegneri li testavano continuavano, senza trovare difetti. I piloti erano sconcertati. Quasi nessuno aveva dubbi sulle proprie abilità di guida. Le cause degli incidenti, a un certo punto, sembravano assolutamente inspiegabili.
Alla fine, gli ufficiali hanno concentrato la propria attenzione al design della cabina di pilotaggio. Nel 1926, quando l'esercito aveva progettato la prima cabina di sempre, gli ingegneri avevano misurato centinaia di piloti, usando i dati relativi alle loro dimensioni per standardizzare quelle della cabina. Nei tre decenni successivi, la dimensione e la forma dei sedili, la distanza dei pedali, l'altezza del parabrezza e la forma dei caschi erano calibrati per adeguarsi alle dimensioni dei piloti del 1926.
Gli ingegneri cominciarono a chiedersi se, nell'arco di quei trent'anni, i piloti non si fossero ingrossati. Venne avviato il più grande studio antropologico sui piloti mai realizzato. Nel 1950, i ricercatori della Wright Air Force dell'Ohio misurarono oltre 4000 uomini, registrando i loro dati riguardo a ben 140 parametri: tra questi c'erano la lunghezza del pollice, l'altezza del cavallo, la distanza tra occhio e orecchio. In seguito, calcolarono la media per ognuna di queste dimensioni.
Tutti pensavano che questi calcoli, più sofisticati, avrebbero permesso di realizzare una cabina di pilotaggio in grado di ridurre il numero di incidenti. C'erano una persona, però, che aveva dei dubbi. Era un 23enne neoassunto, Gilbert S. Daniels. Specializzato in antropologia fisica, un campo di studi che si concentra sull'anatomia umana, aveva già avuto una lunga esperienza con le misurazioni del corpo umano. Per il suo progetto di tesi, ad Harvard, aveva effettuato una misurazione approfondita di 250 mani maschili, appartenenti ad altri studenti del college.
Gli studenti esaminati da Daniels provenivano da ambienti socioculturali molto simili (erano bianchi e ricchi). Eppure, le loro mani erano tutte diverse. Quando Daniels aveva effettuato una media tra tutti i dati, la "mano media" non era per nulla simile a nessuna delle mani reali registrate. Per Daniels era molto chiaro che, per il design di un prodotto destinato all'uso da parte di un essere umano, la media era inutile.
Così, dopo la misurazione accurata dei 4000 piloti e il calcolo delle loro medie, Daniels cercò di scoprire quanti piloti, di fatto, fossero "nella media". Prese 10 dimensioni delle 140 considerate, e cercò persone che avessero valori vicini in tutte quante. La risposta fu sorprendente: su oltre 4000 uomini, non ne trovò neanche uno.
Piuttosto che suggerire che le persone debbano conformarsi all' "ideale artificiale della normalità", Daniels arrivò a una conclusione netta e precisa: qualunque sistema progettato per "la persona media" è destinato a fallire.
La marina militare abbracciò gli argomenti avanzati dal giovane. Gli ingegneri idearono, piuttosto rapidamente, una soluzione economica e facile da implementare. Inventarono i sedili regolabili, la tecnologia che, oggigiorno, si trova in tutte le automobili.