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Quando il rabarbaro viene raccolto a lume di candela
La forzatura è un metodo per la coltivazione del rabarbaro. Per effettuarla, si trasportano le piante in un luogo buio, dove vengono tenute al lume di candela. Questo metodo permette alle piante di svilupparsi così velocemente (oltre due centimetri al giorno) che è possibile sentirle crescere.

Per essere un semplice ortaggio, il rabarbaro ha una storia lunga. Venne scoperto in natura lungo il fiume Volga, e fu coltivato fin dal 2700 a.C. in Siberia e in Cina, dove veniva utilizzato per le sue proprietà curative.
Marco Polo lo portò in Italia nel XIII secolo, lungo la via della Seta. Ai tempi veniva venduto a peso d'oro.
Tre secoli dopo, intorno al 1620, venne portato in Inghilterra da Sir Matthew Lister.
Nel 1817 venne scoperto per caso il metodo della forzatura, al Chelsea Physic Garden di Londra. Gli scienziati avevano coperto delle corone di rabarbaro da buttare con della terra, e qualche settimana dopo era già cresciuta una pianta robusta e dai colori vivaci.
Il metodo della forzatura divenne molto utilizzato in quello che è chiamato "il triangolo del rabarbaro", in Inghilterra, ovvero lo Yorkshire. A tavola è ancora oggi un ottimo alleato, e viene utilizzato in zuppe, insalate e sughi, ma anche marmellate, birre, torte e gelati.
Per forzare la crescita del rabarbaro si pongono i rizomi in grossi capannoni, dove resteranno al buio e a temperatura controllata per qualche settimana. La raccolta, a lume di candela, è decisamente affascinante.
Questo metodo permette di produrre piante senza clorofilla, con un colorito con rossi accentuati e il gambo più tenero e zuccherino.
Chi non dispone di un capanno utilizza delle campane in terracotta, che vengono appoggiate sopra alle piante per far loro buio.








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