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La generosa legge giapponese sulle festività nazionali

In Giappone, la legge sulle festività nazionali impone che se un giorno festivo cade di domenica, il giorno successivo diventa automaticamente festa nazionale. Allo stesso modo, se un giorno feriale cade tra due festività, diventerà festa a sua volta. In questo caso, il giorno prende il nome di "festa dei cittadini".

Pubblicato il 02/10/2020
Fonte: Wikipedia inglese (link alla fonte principale)
Le festività nazionali vengono definite in Giappone da una legge del 1948, promulgata come parte della ricostruzione che seguì la Seconda Guerra Mondiale.
Il Giappone è tra i paesi del mondo con più festività nazionali. Il periodo migliore, sotto questo aspetto, è la "Settimana Dorata" a fine marzo: la maggior parte della nazione si ferma per oltre una settimana.

Se una festività cade di domenica, il giorno successivo diventa automaticamente festa. Questo meccanismo è conosciuto come furikae kyūjitsu (振替休日), ovvero "festa compensatoria" o "festa sostitutiva".
Inoltre, se un giorno di lavoro dovesse cadere tra due feste nazionali, anche questo diventa una festività. In questo caso si parla di "festa dei cittadini".

Prima dell'adozione del calendario gregoriano, da parte del Giappone, nel 1973, le date si basavano sul calendario cinese. Il primo dell'anno, per esempio, veniva celebrato all'inizio della primavera, come nell'attuale Cina, Corea e Vietnam.
Oggi il Giappone ha in tutto 16 festività riconosciute dalla legge.

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