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Una sostanza contenuta nei funghi allucinogeni si è rivelata un potente alleato contro la depressione

Durante un trial effettuato nel Regno Unito, un composto chimico allucinogeno trovato nei funghetti ha rimosso i sintomi di diversi pazienti depressi. I ricercatori hanno indotto viaggi psichedelici in 12 persone usando consistenti dosi di psilocibina: tutti i volontari hanno mostrato notevoli segni di miglioramento. Tre mesi dopo 5 di loro erano ancora privi di sintomi.

Pubblicato il 21/05/2020
In alcuni casi la depressione clinica risulta molto difficile da curare, e neanche gli psicofarmaci riescono a risollevare le persone dall'incubo.
Una nuova e inaspettata speranza, però, arriva dai funghetti allucinogeni, amati già dagli aztechi e utilizzati nella contro-cultura hippy per vivere dei grandi viaggi psichedelici.
Quelli che un tempo erano visti unicamente come un modo per alterare gli stati di coscienza oggi potrebbero entrare a far parte della medicina. Nel 2016 un trial clinico ha dimostrato che dosi di psilocibina, il principio attivo presente nei funghi, erano in grado di migliorare radicalmente la situazione di 12 pazienti affetti da depressione clinica.
La ricerca, condotta dagli scienziati dell'Imperial College di Londra, è stata particolarmente difficile da effettuare, vista la natura della sostanza, ma i risultati sono stati pubblicati sul Lancet Psychiatry Journal.
I soggetti dello studio, 12 volontari, non erano riusciti a migliorare neanche con due differenti antidepressivi "tradizionali". La somministrazione di psilocibina, avvenuta in un ambiente protetto e rilassato, con tanto di musica, ha indotto viaggi psichedelici durati fino a cinque ore.
Uno dei pazienti, ad esempio, mostrava gravi sintomi di depressione dalla morte della madre: un dolore che non era riuscito ad elaborare nel lutto, e di cui non riusciva a liberarsi. Il viaggio lo ha portato a visualizzare questo dolore in modo differente, e a realizzare come non riuscisse a separarsene perché pensava che fosse un modo per mantenere una connessione con la madre. L'esperienza ha permesso non soltanto un "insight", ma anche una ristrutturazione cognitiva che ha migliorato radicalmente le sue condizioni.

I 12 pazienti hanno goduto dei benefici dati dalla sostanza allucinogena per tre settimane. Cinque di loro, addirittura, sono rimasti senza sintomi per tre mesi dopo il trattamento.
.Più di recente, si è parlato dei benefici della psilocibina per il trattamento di disturbo da stress post-traumatico, e sembra forse avvicinarsi il momento in cui il trattamento con questo allucinogeno possa venir consentito anche in sessioni di terapia non sperimentale.


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