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La legge che stabilì un rapporto fisso tra i friniti dei grilli e la temperatura ambientale
Grazie ad una formula matematica, è possibile calcolare in modo esatto la temperatura in base al numero di friniti dei grilli. Usando un Oecanthus fultoni, ad esempio, si può derivare il numero di gradi Celsius sommando 5 al numero di friniti registrati in 8 secondi.
In un campo, se si inizia a porre attenzione ai suoni della natura circostante, si può estrarre una gran quantità di informazioni inaspettate. I friniti dei grilli, ad esempio, permettono di determinare con relativa precisione la temperatura ambientale. Basta contare quanti friniti si possono udire nell’arco di qualche secondo, e applicare una semplice formula.
La relazione fra il numero dei friniti di grilli e la temperatura dell’ambiente è detta Legge di Dolbear. Il nome deriva da Amos Dolbear, che nel 1897 pubblicò un articolo intitolato The Cricket as a Thermometer (Il grillo come termometro).
In realtà, questa relazione era già stata osservata da Margarette W. Brooks, che nel 1881 aveva pubblicato un articolo chiamato Influence of temperature on the chirp of the cricket (Influenza della temperatura sul frinito del grillo).
Non sappiamo se Dolbear abbia “rubato” la scoperta a Brooks, ma purtroppo non stupisce che, al tempo, le scoperte di una scienziata donna fossero passate inosservate.
La legge di Dolbear stabilisce un rapporto tra friniti e temperatura, ma il rapporto cambia leggermente in base alla specie di grillo. Considerando l’Oecanthus fultoni, ad esempio, si può derivare il numero di gradi Celsius sommando 5 al numero di friniti registrati in 8 secondi.