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Il battello a vapore Arabia, affondato nel 1856 nel Missouri River, conteneva migliaia di manufatti conservati alla perfezione

L'Arabia era un battello a vapore che affondò nel Missouri River nel 1856. Nel tempo, il fiume si è spostato verso est di 800 metri, e il sito del naufragio è diventato un campo. Il battello è rimasto sotto 14 metri di terra fino al 1988, quando il relitto venne estratto. A quanto pare, il fango del fiume aveva preservato i resti talmente bene che molti degli manufatti a bordo erano ancora intatti. C'erano persino dei barattoli di conserva di mele che, in teoria, era ancora edibile!

Pubblicato il 05/05/2021
Fonte: Wikipedia inglese, Atlas Obscura (link alla fonte principale)

L'Arabia era un battello a vapore che affondò nel Missouri River presso l'odierna Kansas City. L'incidente avvenne il 5 settembre 1856, e fu causato da un albero sporgente sommerso nel fiume. Il relitto venne scoperto nel 1988 da una squadra di ricercatori e avventurieri locali. Oggi, i molti e sorprendenti manufatti scoperti nel sito sono in mostra all'Arabia Steamboat Museum.

L'Arabia venne costruito nel 1853 presso il fiume Monongahela, in Pennsylvania. La sua ruota a pale aveva 8,5 metri di diametro, e le sue caldaie a vapore consumavano circa trenta cataste di legno al giorno. Controcorrente, andava in media ad una velocità di 8 km orari.

Nel marzo del 1856 l'Arabia venne venduto ai capitani William Terrill e William Boyd, e sotto la loro proprietà fece quattordici viaggi su e giù per il Missouri. Il 5 settembre del 1856, l'Arabia era in un viaggio di routine quando, a Quindaro Bend presso la cittadina di Parkville, colpì un pezzo di sicomoro che sporgeva sott'acqua. Lo scafò si squarciò e l'imbarcazione si riempì d'acqua in poco tempo. Il ponte superiore rimase sotto il livello dell'acqua per un tempo sufficiente, e tutti i passeggeri si salvarono ad eccezione di un povero muro legato a delle attrezzature.

L'Arabia affondò rapidamente nel fango: la mattina successiva erano visibili soltanto i fumaioli e la cabina di pilotaggio. Nel giro di pochi giorni scomparve ogni traccia. Vennero fatti diversi tentativi per salvare il battello, ma invano. Nel tempo, il fiume si è spostato a est di 800 metri, e il sito dell'incidente oggi si trova in un campo presso nell'area dell'odierna Kansas City.

Negli anni '80 del 1800, Elisha Sortor comprò la proprietà dove si trovavano i resti dell'Arabia Steamboat. Negli anni, la famiglia si trasmise diverse storie riguardo alla presenza del relitto, che ben presto divennero leggende. Le voci si propagarono anche nei paesi vicini, ma la posizione esatta in cui era avvenuto l'incidente venne ben presto dimenticata.

Nel 1987, il ricercatore Bob Hawley e i suoi figli, Greg e David, si misero alla ricerca del battello. Usarono vecchie mappe e un magnetometro a protoni per individuare il luogo in cui più probabilmente si trovava il relitto. I proprietari del terreno diedero il permesso per gli scavi, a condizione che il lavoro terminasse prima della semina primaverile. Il 26 novembre del 1988, l'Arabia comparve. Era sepolto sotto 14 metri di fango.

Nel giro di quattro giorni iniziarono a comparire diversi manufatti: il primo fu una scarpa di gomma. Il 5 dicembre venne scoperta una cassa di legno piena di eleganti piatti in porcellana. Il fango aveva garantito assenza di ossigeno, agendo da preservatore perfetto. Venne addirittura rinvenuta una pagliuzza gialla usata in un imballaggio. Migliaia di manufatti vennero recuperati in stato di perfetta conservazione, tra cui un sacco di barattoli di cibo: mele, cetrioli, rabarbaro, mirtilli. Il tutto ancora edibile, benché non esattamente appetitoso.

Gli scavi che hanno rivelato il battello ArabiaMunizioni varie conservate all'Arabia Steamboat MuseumPiatti perfettamente conservati estratti dall'Arabia SteamboatVestiti rinvenuti nel battello ArabiaFrutta conservata nel fango dal 1856 al 1988. Da sinistra: mele, uva spina, rabarbaro, ciliegie e mirtilli.
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