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Il macuahitl, la spada degli aztechi con affilatissime lame di ossidiana

Gli aztechi realizzavano spade utilizzando lame di ossidiana prismatica, un vetro di origine vulcanica. La loro efficacia era paragonabile a quelle delle moderne lame in acciaio di alta qualità

Pubblicato il 23/11/2018
Fonte: Wikipedia inglese (link alla fonte principale)
Gli antichi aztechi combattevano con il macuahitl (o maquahuitl), un'arma ingegnosa costituita da una parte in legno e da lame in ossidiana primastica sui bordi.
Il nome significa letteralmente "legno da mano". L'ossidiana, un vetro di origine vulcanica, può essere più affilata dell'odierno metallo di alta qualità.
Il macuahuitl era abbastanza potente da decapitare un uomo e, secondo quanto riporta Bernal Dìaz del Castillo, un conquistador di Cortés, poteva decapitare anche i cavalli.

Un altro conquistador la descrive come "una spada a due mani, con scanalature ai lati in cui venivano inseriti coltelli di pietra, che tagliavano come spade di Toledo".

Il macuahuitl era anche adatto a uno scopo importante per gli aztechi: la cattura dei prigionieri, che servivano per i sacrifici umani agli dei. Il lato piatto dell'arma, infatti, poteva essere usato per colpire in testa il nemico, lasciandolo privo di sensi.
Anche se era più affilato, il macuahuitl era più fragile delle spade degli europei, visto il materiale delle lame. Per questo, si è rivelata "un'arma a doppio taglio" nelle guerre contro gli invasori europei.

Spada azteca macuahitl

Spada azteca macuahitl
Wikimedia // PD

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