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La medusa che, quando punge, infligge alle vittime una terribile sensazione di condanna
C'è una medusa il cui pungiglione infligge alle vittime un senso di condanna imminente. Chi viene punto prova un terrore così forte e costante che, si dice, prega i dottori di ucciderlo pur di liberarsene
Pubblicato il 22/11/2018

Il nome della sindrome deriva dagli aborigeni Irukandji, che vivono nel Queensland, Australia, uno dei luoghi dove il veleno di queste meduse colpisce di più.
Le meduse responsabili della sindrome sono piccole, e all'inizio la puntura non si nota neanche. Ma entro due ore, la vittime avverte mal di testa, dolori, nausea, ansia, tachicardia e, in alcuni casi, una terribile sensazione di condanna.
La morte sembra così certa che, a quanto pare, i pazienti pregano i dottori di ucciderli per scappare dal terrore.
Per fortuna, i sintomi possono scomparire già dopo poche ore.

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