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Costruire razzi sarà difficile, ma neanche confezionare paracadute è uno scherzo

Prima della missione lunare Apollo 15 esistevano soltanto tre persone, negli USA, che erano qualificate per il confezionamento dei paracadute. Le loro competenze erano così vitali che ai tre non era concesso di salire sulla stessa auto – per paura che singolo incidente potesse mandare a monte il programma spaziale.

Pubblicato il 29/12/2019
Fonte: Los Angeles Times (link alla fonte principale)
Costruire un razzo non è certo facile. Ma – e può risultare sorprendente – una delle parti più difficili è la realizzazione dei paracadute.
Aprire un paracadute attaccato a una navicella spaziale che sta sfrecciando attraverso l'atmosfera a velocità supersonica non è un gioco da ragazzi, e richiede che tutto sia realizzato nel modo più solido e preciso possibile.
La sequenza comprende esplosivi, tempismo perfetto e una battaglia contro i venti e la pressione atmosferica. Se tutto funziona bene, gli astronauti atterrano con successo. Altrimenti muoiono.

Il paracadute è migliorato molto rispetto ai primi sketch rinascimentali di Leonardo da Vinci, e soprattutto a partire dagli anni '50, quando gli USA iniziarono ad impiegarli per il programma missilistico.
I quaderni di Da Vinci descrivevano una piramide con uno scheletro di legno e una pelle di tessuto, che potevano proteggere chi si buttasse da grandi altezze. Nel 2000 il paracadutista britannico Adrian Nicholas ha provato il design di Leonardo, on successo.

I paracadute per le navicelle spaziali sono più aerodinamici di quelli normali, e richiedono una grande competenza per essere realizzati.
Il progetto Mercury, che mandò i primi astronauti USA nello spazio nel 1961, utilizzò paracadute simili a quelli dei programmi missilistici, ma i progetti successivi iniziarono ad osare un po' di più.

La capsula per i Programmi Apollo, creati per le missioni lunari, pose una sfida ancora più dura, soprattutto dopo l'incidente che avvenne con Apollo 1. La NASA arrivò ad usare ben nove paracadute, visto che la capsula era decisamente più pesante.
"Una delle cose più importanti, nell'Era Apollo, era la sicurezza unita alla ridondanza" ha affermato il curatore della collezione Apollo allo Smithsonian National Air and Space Museum.

A un certo punto, nell'era Apollo, i paracadute erano così preziosi e difficili da realizzare che soltanto tre persone in tutta la nazione erano qualificate per creare quelli per la Apollo 15: Norma Cretal, Jimmy Calunga e Buzz Corey. Nel 1971, vivevano tutti e tre in Ventura County. La loro competenza era così vitale che ai tre non era concesso di salire sulla stessa auto – per paura che singolo incidente potesse mandare a monte il programma spaziale.

Paracadute apollo 14

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