Secondo Alexander Graham Bell, la sua più grande invenzione non fu il telefono, ma il fotofono

Alexander Graham Bell, conosciuto soprattutto per l'invenzione del telefono, rivoluzionò il settore delle (tele)comunicazioni. Il suo interesse nella tecnologia del suono era anche personale: sia sua moglie sia sua madre erano sorde. C'è chi dibatte sul fatto che Bell fosse il vero pioniere del telefono, ma l'inventore si assicurò diritti esclusivi di questa tecnologia e lanciò la Bell Telephone Company nel 1877. Alla fine, lo scienziato aveva più di 18 brevetti per i suoi lavori nel campo delle comunicazioni.

Oltre al telefono, Bell e il suo assistente Charles Sumner Tainter inventarono un telefono senza fili chiamato fotofono, che permetteva la trasmissione di suono e di conversazioni umane attraverso un raggio di luce.

L'unità trasmittente era costituita da una lampada, la cui luminosità dipende da un segnale elettrico modulato con il segnale sonoro da inviare, registrato da un microfono. Il ricevitore, invece, era una cellula fotoelettrica in grado di convertire la variazione di intensità luminosa in una corrispondente variazione di corrente elettrica che veniva inviata ad una cuffia per l'ascolto.

Il 21 giugno del 1880 l'assistente di Bell trasmise un messaggio ad una distanza considerevole, dal tetto della Franklin School di Washington, D.C. alla finestra del laboratorio di Bell, a circa 213 metri di distanza. Questo avveniva 19 anni prima della prima trasmissione della voce via radio.

Bell riteneva che il fotofono fosse il suo successo più grande, e poco prima della sua morte disse ad un report che il fotofono era un'invenzione più importante del telefono stesso. Di fatto, il fotofono era l'antenato dei sistemi di comunicazione a fibra ottica che si diffusero in tutto il mondo a partire dagli anni '80 del 1900. Il brevetto venne registrato nel 1880, molti decenni prima che i principi su cui si basava diventassero di uso popolare.