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La piccola capanna che il famoso drammaturgo George Bernard Shaw usava per scrivere

Il famoso drammaturgo George Bernard Shaw aveva una piccola capanna che usava per scrivere. Di soli 6 metri quadrati, la capanna era costruita su una piattaforma circolare che poteva ruotare per seguire il percorso del sole durante la giornata. All’interno c’erano solo una macchina da scrivere, un bollitore e un telefono per le emergenze, oltre ad una piccola alcova per i sonnellini. Shaw chiamava la capanna “Londra”, e agli ospiti non graditi veniva detto che lui era andato “a visitar la capitale”.

Pubblicato il 13/09/2021
Fonte: Wikipedia inglese (link alla fonte principale)

George Bernard Shaw è stato uno scrittore, drammaturgo, linguista e critico musicale irlandese. Ebbe una profonda influenza sul teatro, sulla cultura e sulla politica occidentale, che iniziò nel 1880 e si estese oltre la sua morte, avvenuta nel 1950.

Shaw scrisse più di 60 opere, tra cui “Uomo e superuomo”, “Pigmalione” e “Santa Giovanna”. I suoi temi spaziavano dalla satira all’allegoria storica. Nel 1925, quando Shaw era ormai il drammaturgo più in vista della sua generazione, egli vinse il Premio Nobel per la letteratura, “per il suo lavoro intriso di idealismo ed umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di una poetica di singolare bellezza”.

Nato a Dublino, Shaw si trasferì a Londra nel 1876, quando iniziò i tentativi di affermarsi come scrittore e avviò una rigorosa educazione. A metà del decennio successivo, Shaw era già un rispettato critico teatrale e ben presto si impegnò in politica. Influenzato da Henrik Ibsen, cercò di introdurre un nuovo realismo nella drammaturgia inglese, e usò le sue opere per veicolare messaggi politici, sociali e religiosi.

La residenza di George Bernard Shaw nell’Hertfordshire, Inghilterra, è oggi un monumento nazionale: lo Shaw’s Corner. Qui, Shaw scrisse la maggior parte delle sue opere. In particolare, fu in una piccola capanna del giardino che il drammaturgo diede vita ai suoi influenti lavori: di soli 6 metri quadrati, era montata su una struttura rotante che le permetteva di seguire la luce del sole lungo la giornata.

Shaw chiamava la capanna “Londra”, e ai visitatori non graditi veniva detto che lui era “nella capitale”.

George Bernard ShawLa capanna a casa di Shaw
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