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Il sangue più antico mai rinvenuto risale a 42.000 anni fa

In Siberia è stato trovato un puledro di 42.000 anni fa, perfettamente conservato nel permafrost. Era in condizioni talmente perfette che i ricercatori sono riusciti ad estrarre sangue liquido dai resti. Si tratta del sangue più antico mai rinvenuto.

Pubblicato il 19/02/2023

Nell’agosto del 2019, in Siberia, sono stati trovati i resti – perfettamente conservati – di un puledro di 42.000 anni fa. L’animale è stato conservato dal permafrost, il terreno in stato di congelamento perpetuo, e i suoi resti non mostravano segni di anni. La pelle, la coda e gli zoccoli erano ancora visibili.

Ma non solo: un team di ricercatori russi, insieme ad una squadra di biologi sudcoreani, sono riusciti ad estrarre dall’esemplare sangue e urine. Il sangue estratto dal puledro della Siberia è il più antico mai rinvenuto. Questo offrirà loro la possibilità di clonare l’animale per de-estinguere il lignaggio Lenskaya, da lungo tempo scomparso.

La de-estinzione pone degli interrogativi etici importanti, già affrontati in passato in situazioni simili. Si tratta soltanto della seconda volta, tuttavia, che i ricercatori hanno a disposizione un campione di sangue preistorico da cui attingere le cellule utilizzabili per la clonazione. Nel 2013 era già stato trovato un mammut di 15.000 anni fa.

Si pensa che il puledro della siberia sia annegato in una specie di “trappola naturale”, ad esempio una pozza di fango in seguito congelata nel permafrost.

Semyon Grigoryev/North-Eastern Federal University
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