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Perché gli uccelli volano in formazione a forma di V
Gli uccelli volano in formazioni a "V" per conservare energia. La forma a V riduce la resistenza del vento, rendendo il loro volo più agevole. Le ali dell'uccello in punta creano, in modo naturale, dei flussi d'aria diretti verso l'alto. Quando questo si stanca, qualcun altro prende il suo posto. Si pensa che volare in questo modo aiuti anche a migliorare la comunicazione e la coordinazione all'interno del gruppo.
Molti di voi potrebbero aver osservato, alzando gli occhi al cielo, stormi di uccelli che volano formando uno stormo a “V”: uno degli animali rimane in testa, mentre gli altri, dietro di lui, formano due file che si diramano ai suoi lati. Perché gli uccelli volano in questo modo? La risposta è semplice: per fare meno fatica.
Quando un uccello batte le ali, dalle loro punte si crea un vortice d’aria, che spinge verso l’alto l’aria che si trova dietro di lui. Se un altro uccello vola in quella zona, un suo singolo battito di ali produrrà un effetto maggiore e con minore fatica.
Nel 2001, il ricercatore Henri Weimerskirch ha pubblicato uno studio realizzato sui pellicani, utilizzando un monitor del battito cardiaco. Le sue ricerche evidenziavano che gli uccelli in coda alla formazione a V avevano un battito più lento, e sbattevano le ali meno frequentemente. A quanto pare, inoltre, gli uccelli fanno a turno nello stare in testa: quando si stancano, tornano a riposare nelle file successive.
Un altro vantaggio della formazione V è che gli uccelli possono controllarsi a vicenda, per assicurarsi che nessuno si disperda. Si ipotizza che questa conformazione li aiuti nella comunicazione e nella coordinazione: anche i piloti di aerei da combattimento fanno la stessa cosa.
Non è molto chiaro, ancora, come si determina questo comportamento. Non è innato: viene acquisito con il tempo, durante le varie sessioni di volo in gruppo. Ogni uccello, probabilmente, percepisce che il volo diventa più agevole in determinate posizioni all’interno del gruppo, e impara con il tempo quali sono le possibili disposizioni. Uno studio sugli ibis eremiti ha chiarito che si tratta, a tutti gli effetti, di un comportamento emergente: la formazione a V viene imparata sul campo, direttamente dai feedback degli altri uccelli.