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Durante la Guerra dei Trent'Anni, il sindaco di Rothenburg ob der Tauber salvò la cittadina bevendo 3 litri di vino in un colpo
Secondo una leggenda, durante la Guerra dei Trent'Anni un esercito cattolico voleva radere al suolo Rothenburg ob der Tauber, in Germania, per aver opposto resistenza al Conte di Tilly. Tilly dichiarò che se qualcuno fosse stato in grado di bere più di 3 litri e 1/4 di vino in un colpo, egli avrebbe risparmiato la cittadina. Quel giorno, il sindaco del posto salvò il villaggio.

La Guerra dei Trent'anni si svolse in gran parte all’interno del Sacro Romano Impero, e durò dal 1618 al 1648. Fu una guerra particolarmente sanguinosa, e causò la morte di moltissime persone nel cuore dell’Europa: i caduti stimati furono 4,5-8 milioni. Alcune aree della Germania subirono un calo demografico di oltre il 50%.
La religione è sempre stata ritenuta uno dei fattori principali del conflitto, che vide i Cattolici contrapporsi ai Protestanti. Tuttavia, gli studiosi ritengono che la portata e l’estensione della guerra siano state causate dalla competizione per il predominio europeo tra gli Asburgo in Austria e i Borbone in Francia.
Nell’ottobre del 1631, proprio in mezzo alla Guerra dei Trent’Anni, il cattolico Johann Tserclaes, conte di Tilly, voleva stanziare 40.000 troppe nella protestante cittadina di Rothenburg. Questa scelse di opporre resistenza, ed era determinata ad affrontare un assedio. Tuttavia, le truppe di Tilly schiacciarono la cittadina in fretta, perdendo solo 300 soldati.
Secondo una leggenda popolare, il Generale Tilly condannò i consiglieri del municipio a morte, e ordinò che la città venisse data alle fiamme e rasa al suolo. I consiglieri cercarono di fargli cambiare idea con un enorme boccale di 3 1/4 litri di vino. A quel punto, Tilly dichiarò che se qualcuno fosse stato in grado di bere tutto il vino in un solo colpo, egli avrebbe risparmiato la città.
Secondo la leggenda, il sindaco Georg Nusch ci riuscì e il Generale Tilly tenne fede alla sua parola. Tuttavia, è quasi certo che la storia sia apocrifa, perché non appare nelle cronache di Sebastian Dehner, scritte 15 anni dopo la vicenda, e sembra essere riportata per la prima volta in una fonte che risale ad oltre un secolo dopo.