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Poon Lim, l'uomo che sopravvisse 133 giorno da solo disperso nell'Atlantico

Poon Lim era un mozzo su una nave mercantile britannica. Dopo che la nave venne affondata da uno U-Boot tedesco, Lim sopravvisse 133 giorni da solo nell'Atlantico. Rimase a galla su una zattera di legno e sopravvisse pescando, raccogliendo acqua piovana e catturando uccelli marini. Una volta, rimasto senza acqua potabile, catturò un uccello e bevve il suo sangue.

Pubblicato il 21/06/2021
Fonte: The Vintage News, Wikipedia inglese (link alla fonte principale)

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Poon Lim era mozzo su una nave mercantile britannica. Nato ad Hainan, Cina, Poon Lim poté ricevere un'istruzione grazie agli sforzi dei suoi fratelli, che lavoravano in fabbrica. Quando aveva 16 anni, suo padre lo mandò a lavorare su una nave britannica per il trasporto delle merci.

Nel 1942, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, Poon Lim era a bordo della nave Ben Lomond. Il 23 novembre, mentre viaggiava da Città del Capo a Surinam, la nave venne intercettata da uno U-Boot tedesco, e fu colpita da due siluri. L'imbarcazione affondò, e Lim fu l'unico dei 53 uomini a bordo a sopravvivere. Ben presto, anche se in quel momento non poteva saperlo, avrebbe battuto il record mondiale per il maggior tempo trascorso come naufrago alla deriva nel mare.

Poon Lim

Quando la Ben Lomond venne colpita dai siluri, Poon Lim agguantò un giubbotto di salvataggio e saltò fuori bordo prima che le caldaie esplodessero. Dopo circa due ore passate in acqua, Poon Lim trovò una zattera di salvataggio in legno e ci si arrampicò. La zattera aveva diversi contenitori di biscotti, un contenitore d'acqua da 40 litri, un po' di cioccolato, un sacchetto di zollette di zucchero, dei bengala e una torcia.

All'inizio, l'uomo si mantenne in vita bevendo l'acqua del contenitore e mangiando il cibo della zattera di salvataggio, ma in seguito dovette affidarsi ad altri mezzi. Dovette inventarsi un modo per pescare e iniziò a raccogliere acqua piovana usando il giubbotto di salvataggio come contenitore. Non sapeva nuotare molto bene e si legò una corda ad un polso, attaccando l'altra estremità alla sua piccola imbarcazione, in caso cadesse nell'oceano. Tolse un cavo dalla torcia per fare un amo da pesca, e usò una corda di canapa come lenza.

Tolse anche un chiodo dalle assi della zattera e riuscì a piegarlo per trasformarlo in un amo per i pesci più grossi. Quando catturava un pesce, lo apriva con un coltello ricavato dal contenitore della scatola di biscotti e lo metteva a seccare su una corda sopra alla zattera. Una volta, quando una tempesta colpì la sua imbarcazione e guastò il cibo e l'acqua, Poon fu costretto a bere il sangue di un uccello.

Poon Lim e la sua zattera. Foto realizzata su richiesta della US Navy per il suo i programmi di addestramento alla sopravvivenza

Quando avvistava degli squali, ovviamente, Lim non nuotava. Piuttosto, tentava di catturarli. Usava i resti dell'ultimo uccello agguantato come esca. La prima volta, l'uomo si confrontò con uno squalo di piccole dimensioni. Lim si era avvolto le mani in pezzi di tela per poterlo catturare, e usò come arma il contenitore d'acqua mezzo pieno. Dopo averlo sconfitto, Poon Lim lo aprì con il coltello e bevve il suo sangue. Non aveva piovuto per giorni. Tagliando le pinne, le mise a seccare al sole, e ottenne quella che era una vera e propria prelibatezza tradizionale di Hainan.

Nei 133 giorni che passò sulla zattera, Poon dovette affrontare anche scottature, mal di mare e la sensazione agonizzante del vedere le imbarcazioni in lontananza che lo ignoravano. Tra gli altri, l'uomo vide una nave e una serie di aerei di ricognizione della US Navy. Secondo lui, nessuno di questi gli offrì aiuto perché cinese. Bisogna anche precisare che, al tempo, gli U-Boot tedeschi creavano dei falsi sopravvissuti come esca per tendere agguati ai nemici. Anche un sottomarino tedesco vide Poon ma non lo aiutò.

Poon Lim contò I giorni facendo dei nodi su una corda, ma dopo aver passato mesi e mesi in mare decise che non aveva più senso farlo, e si limitò a contare le lune piene. Dopo 133 giorni, infine, un peschereccio brasiliano lo vide e lo salvò.

Il naufrago aveva perso 9kg e dovette passare quattro settimane in ospedale, ma ebbe un pieno recupero. Ad oggi, il suo record di giorni in mare alla deriva rimane imbattuto. Avrebbe detto in seguito Poon Lim: "spero che nessuno dovrò batterlo". Per onorare il suo coraggio, Re Giorgio VI gli conferì la British Empire Medal, e la Royal Navy inserì il suo racconto nel manuale delle tecniche di sopravvivenza.

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