WORLD OPEN NEWS
-
Mondo
Giappone - Russia - Germania - Danimarca - Svizzera - India - Cina - Australia - Francia - Norvegia - New York - Dubai
Storia
Aztechi - Età Vittoriana - Seconda Guerra Mondiale
Piante e animali
Fiori - Alberi - Gatti - Cani - Mucche - Corvi - Aquile - Ricci - Elefanti - Lupi - Pinguini - Panda - Meduse - Koala - Leoni - Delfini - Gufi - Polpi - Scoiattoli - Pipistrelli - Ragni
Personaggi
Ernest Hemingway - Gengis Khan - J. K. Rowling - Ryan Reynolds - Nikola Tesla
Cibo
Birra - Pizza - Caffè
Pirati - Regina Elisabetta - Harry Potter - Gay e omosessualità
I quaderni e i vestiti di Marie Curie sono ancora oggi radioattivi
I vecchi quaderni di Marie Curie, benché siano passati oltre 100 anni, sono ancora radioattivi, e devono essere tenuti in scatole di piombo. Allo stesso modo, il suo corpo è ancora altamente contaminato, ed è stato seppellito in una bara foderata di piombo. I suoi oggetti sono contaminati di radio 226, che ha un'emivita di 1602 anni.

Marie Curie, conosciuta come “la madre della fisica moderna”, è morta a causa di una rara condizione medica collegata all’esposizione alle radiazioni dovuta alle sue scoperte: gli elementi del radio e del polonio.
Curie è stata la prima e unica donna a vincere un premio Nobel in due diverse discipline (fisica e chimica). Sono passati più di 100 anni da quando Marie e Pierre Curie scoprirono il polonio, nel 1898. Eppure, la maggior parte degli effetti personali della scienziata, tra cui i suoi vestiti e i suoi quaderni, sono ancora radioattivi.
Anche il suo corpo è ancora radioattivo, ed è stato posto in una bara foderata di piombo. I due coniugi Curie riposano nel Panthéon, un mausoleo di Parigi che contiene anche i resti di altri illustri cittadini francesi come i filosofi Rousseau e Voltaire.
Chi visita la collezione Pierre e Marie Curie alla Bibliotheque Nationale di Francia può vedere i manoscritti della scienziata, ma tutti gli ospiti devono indossare guanti protettivi. Gli oggetti sono infatti contaminati con radio 226, un isotopo radioattivo che ha un’emivita di circa 1601 anni. L’emivita, in fisica, è correlata al tempo richiesto affinché una sostanza decada al punto tale per cui rimane la metà degli atomi inizialmente presenti.
