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Nel 1932 l'esercito australiano entrò in guerra contro degli emù che stavano distruggendo i terreni agricoli dell'entroterra. E perse.

L'evento è stato così rilevante da essere ricordato oggi come "Guerra degli Emù".
Durante la stagione degli accoppiamenti, ben 20.000 emù sono migrati nell'entroterra australiano. A quel tempo, vi si trovavano molte fattorie solitarie, che vennero prese d'assalto dagli uccelli. L'opinione pubblica era così preoccupata che si decise di impiegare l'esercito per distruggere l' "armata" errante di emù.
Vennero utilizzate addirittura le mitragliatrici, ma durante la prima battaglia del 1932 l'esercito ne uscì sconfitto, perché non riuscì nè a disperdere nè a eliminare i "nemici", se non in quantità irrisorie.
L'ornitologo Dominic Serventy fece questo commento:
" I sogni dei mitraglieri di gettare raffiche su grandi masse di emù furono presto dissolti. Il comando degli emù ha evidentemente ordinato l'uso di tecniche di guerriglia, e il suo ampio e disorganizzato esercito si è immediatamente diviso in un innumerevole numero di piccole unità, rendendo l'uso dell'equipaggiamento militare inefficace. Un esercito umiliato viene costretto quindi a ritirarsi dal campo di battaglia dopo quasi un mese"
Sotto, potete vedere dei frame degli telegiornali dell'epoca.

Foto di christels da Pixabay
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