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Quella volta che la portaerei americana Independence incontrò il veliero Amerigo Vespucci, e disse “sei la nave più bella del mondo”
Nel 1962, mentre si trovava nel Mar Mediterraneo, la portaerei americana USS Independence incrociò la nave italiana Amerigo Vespucci. Con il segnalatore, chiese: “Chi sei?” La nave rispose: “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”. Al che, la Independence disse: “Sei la nave più bella del mondo.”
Era il 1962. La portaerei americana USS Independence (CVA-62) stava vagando per il Mar Mediterraneo quando incrociò la nave italiana Amerigo Vespucci. Con il segnalatore, la Independence lampeggiò: “Chi sei?”. La Amerigo Vespucci rispose: “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”. E allora la Independence disse: “Sei la nave più bella del mondo.”
Questo episodio divenne famoso e contribuì a consolidare la fama della Amerigo Vespucci come “nave più bella del mondo”. La nave era stata varata, ovvero messa per la prima volta in acqua, nel 1931, a Castellamare di Stabia. Con oltre ottanta metri di lunghezza di scafo, è un magnifico esempio dell’eccellenza della cantieristica italiana. Il suo motto, dal 1978, è: “Non chi comincia ma quel che persevera”, e vuole esprimere la sua vocazione alla formazione ed addestramento dei futuri ufficiali della Marina Militare. I precedenti motti erano stati: “Per la Patria e per il Re”, sostituito nel 1946 con “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”.
I cadetti della Marina si avventurano sulla Amerigo Vespucci alla fine del primo anno della Accademia Navale di Livorno. Vi rimangono per tre mesi, e in questo periodo apprendono abilità di primaria importanza per il loro futuro da marinai.
I cadetti passano tre o quattro giorni in ognuna delle città in cui ormeggiano, e hanno l'occasione di visitarle. Quando sono a bordo dormono in amache, suddivise in quattro stanze sottocoperta. La loro esperienza sulla nave riguarda anche le vele e l’uso del vento per la navigazione. I cadetti sono parte attiva della nave. Fanno uso delle tecniche nautiche di osservazione astronomica per determinare la posizione della nave rispetto alle stelle e al sole.
Il veliero mantiene in vita vecchie tradizioni: le vele sono in tela olona, e le cime sono di materiale vegetale. Le manovre vengono eseguite a mano e ogni ordine a bordo viene impartito dal comandante con il fischietto. Secondo il codice internazionale nautico, i transatlantici avrebbero la precedenza di rotta sulle altre navi. Eppure, quando incrociano il veliero Amerigo Vespucci, persino loro spengono i motori e cedono la precedenza.