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Il giorno in cui la cittadina di Snag (Canada) registrò una temperatura di -63°C

Nel 1947 la cittadina di Snag (Canada) raggiunse dei livelli di freddo record, arrivando a -63°C. Si potevano udire le persone parlare e i cani abbaiare anche a 5 kilometri di distanza, e il respiro delle persone cadeva a terra sotto forma di polvere di cristalli. La contrazione del ghiaccio nel fiume provocava rumorosi scoppi, simili a colpi di cannone.

Pubblicato il 26/02/2020
Fonte: Reader Digest Canada, www.islandnet.com (link alla fonte principale)

Il record del momento più freddo mai registrato in Canada è detenuto dalla cittadina di Snag, nella regione dello Yukon. Allo stesso tempo è anche il record del maggior freddo mai registrato in Nord America.

Il 3 febbraio del 1947 a Snag la temperatura scesa a -63°C (-81°F). D'altro canto, Snag ha una temperatura media che oscilla tra i -12°C e gli 0°C. La sua regione è una di quelle più a Nord del paese.

Quel giorno di freddo record è stato raccontato spesso, in diverse interviste, da Wilfred Blezard, tecnico meteo, e dal collega Gordon Toole. Uno dei dettagli più impressionanti è che le voci delle persone, e l'abbaiare dei cani, si udivano anche a diversi kilometri di distanza (anche più di 5).

I suoni erano cristallini, e l'udibilità era estremamente potenziata: questo dettaglio, tra i più memorabili di quella giornata, era dovuto al fenomeno dell'inversione termica, che avviene quando masse di aria calda si trovano sopra a masse di aria molto più fredda (di solito è il contrario). Le onde sonore vengono ripiegate verso il terreno e lo "abbracciano", perché vengono rifratte dal gradiente di temperatura. Questa alterazione acustica si notò soprattutto quando un aereo volò sulla cittadina: venne udito già a 30 km di distanza, e quando si trovava sopra a Snag, il rumore del motore era assolutamente assordante.

A quelle temperature si creavano però altri effetti davvero degni di nota. Il respiro, ad esempio, congelava con un rumore sibilante, e tendeva a rimanere sospeso nell'aria anche per diversi minuti, formando scie lunghe, per cadere infine a terra sotto forma di cristalli di ghiaccio polverosi. Ci fu qualcuno che riferì di aver ripercorso, tornando a casa, la scia che aveva creato 15 minuti prima mentre si allontanava. Cadendo a terra, i cristalli producevano un tintinnio lieve.

Meno lievi, invece, erano i rumori prodotti dal vicino White River. Il ghiaccio nel fiume si contraeva e si crepava, producendo suoni potenti, simili allo scoppio di un cannone. Per finire, raccontano i due tecnici, il metallo produceva anch'esso schiocchi simili a quello del ghiaccio. Il legno sembrava come pietrificato. La carta era diventata estremamente fragile, e la gomma era come cemento. Le briglie di pelle dei cani da slitta si rompeva se piegata. Un blocco di ghiaccio era così freddo che, quando portato all'interno, ci mise cinque minuti per iniziare ad inumidirsi.

Alberi innevati
Foto di Margerretta da Pexels
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