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Gli Adamiti, l'oscura setta che predicava il ritorno alla libertà del Giardino dell'Eden

Quella degli Adamiti era un'oscura setta cristiana del II secolo. I suoi membri cercavano di ricreare "l'innocenza del Giardino dell'Eden". Chiamarono la loro chiesa "Paradiso", praticavano il nudismo, rifiutavano il matrimonio e ritenevano di poter fare qualunque cosa volessero, dal momento che affermavano di non aver conoscenza del bene e del male.

Pubblicato il 10/06/2021
Fonte: Wikipedia inglese, Medievalist.net (link alla fonte principale)

Quello degli Adamiti era un gruppo di cristiani nato nell'antichità, nei primissimi secoli del cristianesimo. Si diffusero principalmente in Nord Africa, nel II, III e IV secolo. Erano caratterizzati dal fatto che, durante i servizi religiosi, non indossavano vestiti.

La setta degli Adamiti rimase immersa nell'oscurità, e di essi si sa poco. Soprattutto degli Adamiti antichi, quelli dei primi secoli. Nel medioevo, nell'Europa centrale, ci furono infatti alcune sette religiose (in seguito chiamate "neo-adamiti") che raccolsero gli insegnamenti dei primi Adamiti, e che andarono incontro a reazioni dure da parte della Chiesa.

La prima setta, quella del II secolo, professava il ritorno all'innocenza primordiale di Adamo. La loro origine non è ben chiara: secondo alcuni, essi furono una propaggine degli gnostici carpocrati, che professavano un misticismo sensuale e una completa emancipazione dalla legge morale.

Sant'Epifanio e Agostino d'Ippona menzionarono gli Adamiti per nome, e descrissero le loro pratiche: essi chiamavano la loro chiesa "Paradiso", affermando che i suoi membri erano riusciti a tornare all'innocenza originale di Adamo ed Eva. A quanto pare praticavano un "nudismo sacro", rigettando il concetto di matrimonio in quanto estraneo all'Eden. Secondo loro, il matrimonio sarebbe esistito soltanto per il peccato.

Gli Adamiti, eppure, vivevano in assenza di leggi. Qualunque cosa facessero, le loro azioni non potevano essere né buone né cattive, non conoscendo essi la distinzione tra questi concetti, proprio come Adamo prima del peccato originale.

Nell'Europa medievale le dottrine di questa oscura setta, che di per sé non durò per lungo tempo, divennero di nuovo relativamente popolari. Vennero riprese nel XIII secolo, in Olanda, dal cosiddetto Libero Spirito, e da alcune frange dei taboriti di Boemia. Il secolo successivo vennero accolte anche dai begardi Tedeschi. Questi gruppi incontrarono ovunque una ferma opposizione dalla Chiesa.

Un gruppo di Neo-Adamiti in una piazza di Amsterdam

In particolare, nel XV secolo, ci fu un gruppo di taboriti che adottò pratiche fin troppo radicali per i taboriti stessi. Il leader di questi neo-adamiti, un prete chiamato Peter Kanis, venne espulso insieme a 200-300 seguaci, e stabilì una comunità indipendente che si mise in aperta opposizione nei confronti del Sacro Romano Impero. Passando per i villaggi e le cittadine, predicavano che Dio aveva trovato dimora nei Santi degli Ultimi Giorni (ovvero gli Adamiti stessi).

Anche loro consideravano il matrimonio un peccato, mentre i taboriti stessi erano strettamente monogami. Nella setta regnava un "amore libero". Gli Adamiti di Boemia dichiaravano anzi che i casti non erano degni del regno dei Cieli. Passavano gran parte del tempo nudi, ignorando il calore e il freddo pur di essere partecipi dell'innocenza di Adamo ed Eva.

Le principali informazioni che abbiamo a disposizione sugli Adamiti derivano dai loro peggiori nemici. Per esempio, lo scrittore Vavřinec z Březové raccontava che essi si aggiravano per foreste e colline, disfandosi dei vestiti, in quanto, secondo loro, questi erano stati adottati "a causa del peccato dei loro primi antenati", mentre loro erano in uno stato di innocenza.

Per la stessa "follia" (come la chiamava Vavřinec z Březové), gli uomini ritenevano di non star peccando se consumavano un rapporto sessuale con una delle consorelle. Se le donne concepivano, affermavano di essere state ingravidate dallo Spirito Santo.

Lo studioso Enea Silvio Piccolomini, che sarebbe diventato Papa Pio II, annotò in particolare le loro pratiche sessuali. Scrisse: "indulgevano in coiti promiscui, ma nessuno poteva prendere un amante senza il consenso di Adamo, il loro capo anziano. Quando uno dei fratelli desiderava ardentemente una sorella, la prendeva per mano e, andando dal capo, diceva: 'la mia anima arde di amore per questa donna'. A cui l'anziano rispondeva: 'Vai, siate fertili, moltiplicatevi e ripopolate la Terra' ".

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