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Per millenni, gli europei non sapevano dove andassero gli uccelli in inverno
Per millenni, gli europei non sapevano dove andassero gli uccelli in inverno. Il mistero venne parzialmente risolto soltanto nel 1822, quando un cacciatore tedesco catturò una cicogna e si accorse che l'uccello aveva un lancia africana conficcata nel corpo. Questo fornì una prova del fatto che l'uccello era stato in Africa nei mesi precedenti.

Gli esseri umani sono da molto tempo consapevoli del fatto che le popolazioni di uccelli cambiano in base alla stagione. Questa mera constatazione, però, lasciava aperto un interrogativo importante: come mai? Dove sparivano gli uccelli nelle stagioni in cui non erano in vista?
Per millenni, gli europei si sono affidati a spiegazioni fantasiose, come quella di Aristotele, che ipotizzava che una specie di uccello potesse semplicemente trasformarsi in un'altra. I codirossi che vedeva in Grecia in estate, secondo il grande filosofo, si trasformavano nei pettirossi visti d'inverno.
Queste metamorfosi miracolose vennero considerate come dati di fatto per centinaia di anni. Le osservazioni sembravano coincidere con la spiegazione di Aristotele: i codirossi migrano verso l'Africa sub-sahariana proprio quando i pettirossi, che nidificano molto più a nord, migrano in Grecia per l'inverno. Le specie non erano mai state viste nello stesso luogo nello stesso momento, e la spiegazione della "trasformazione" sembrava plausibile.
C'erano altre spiegazioni che, ad oggi, sembrano ancora più divertenti. Ad esempio, c'è chi sosteneva che gli uccelli andavano in ibernazione, immergendosi nel fango, o addirittura sui fondali oceanici. Un professore di Harvard, a un tratto, ipotizzò che gli uccelli andassero sulla Luna.
Anche Aristotele proponeva spiegazioni alternative: secondo lui, si potevano trovare rondini e nibbi in buche nel terreno, e la sua autorità contribuì a mantenere in vita questa credenza per secoli.
Ancora nel XVI secolo, è stata prodotta una xilografia che illustra dei pescatori intenti a tirar su una rete di rondini ibernate da un lago.

Fu soltanto nel 1822 che, grazie ad una cicogna particolarmente resistente, queste teorie cominciarono ad indebolirsi. Un cacciatore tedesco, nei pressi di Mecklenburg, abbatté una cicogna che aveva una lancia di 80 centimetri ficcata nel collo. Alcuni ricercatori determinarono che la lancia proveniva dall'Africa centrale: fu la prima prova concreta delle lunghe rotte migratorie compiute dagli uccelli tra una stagione e l'altra.
L'uccello venne impagliato, con la lancia ancora intatta, e oggi è in mostra a Rostock, in Germania. Da allora, altri esemplari sono stati trovati con artefatti africani conficcati nel corpo: in tedesco, il termine "pfeilstorch" significa "cicogna-freccia".
