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Gli emendamenti costituzionali che volevano far sì che gli USA potessero dichiarare guerra solo dopo un referendum

Nel 1916 al Congresso USA venne proposto un emendamento costituzionale che avrebbe costretto il governo a chiedere un voto popolare prima di dichiarare una guerra. Chiunque avesse votato a favore sarebbe stato costretto ad arruolarsi

Pubblicato il 04/01/2019
Fonte: huffingtonpost.com (link alla fonte principale)
Nel 1916 la Prima Guerra Mondiale incombeva sugli Stati Uniti. L'anno successivo, le provocazioni tedesche avrebbero portato il presidente Woodrow Wilson a chiedere al Congresso di dichiarare guerra alla Germania. Il voto sarà fortemente a favore, da entrambi i partiti.

Nel 1916 un gruppo di residenti del Nebraska fecero una raccolta firme per sottoporre al congresso un emendamento costituzionale che, se fosse stato approvato, avrebbe cambiato la politica di guerra degli USA per sempre. Prima di dichiarare una guerra, infatti, il governo avrebbe dovuto tenere un referendum nazionale. In caso di vittoria la guerra sarebbe stata possibile, ma chiunque avesse votato a favore avrebbe dovuto arruolarsi nell'esercito come volontario.

Ovviamente una proposta del genere fece inorridire i legislatori, e la proposta venne bocciata. Ma di tanto in tanto viene riproposta, ancora 100 anni dopo, soprattutto dai pacifici e dagli anti-interventisti. Una delle ultime volte che è rimbalzata sui social è stata quando il Congresso USA approvò l'intervento militare in Siria.

Tra il 1935 e il 1940 altre proposte di legge (ad esempio, il Ludlow Amendment) provarono a introdurre l'obbligo di un referendum prima delle dichiarazioni di guerra. A quell'epoca, il 75% degli americani era a favore di quelle proposte, ma il Congresso le bocciò ugualmente.

Soldati americani marciano a Parigi dopo averla liberata dai nazisti
Soldati americani marciano a Parigi dopo averla liberata dai nazisti // Wikimedia // PD
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