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I tradizionali tetti bianchi a gradini di Bermuda sono di importanza vitale per raccogliere la pioggia
Bermuda non ha sorgenti d'acqua dolce, fiumi o laghi: per sopravvivere, gli abitanti delle isole sono stati tradizionalmente costretti a raccogliere l'acqua piovana. Oltre 400 anni fa, hanno introdotto dei tetti bianchi a gradini in grado di convogliare la pioggia in riserve sotterranee. La maggior parte delle case è auto-sufficiente, e non ha bisogno di una rete idrica o di pagare bollette per l'acqua.
Bermuda è un arcipelago composto da una grande isola e da centinaia di minuscole isolette minori. Situato nell'Atlantico del nord, è un territorio d'oltremare della Gran Bretagna, colonizzato nei primi anni del XVII secolo. Non avendo sorgenti d'acqua dolce, fiumi e laghi, i coloni di Bermuda hanno dovuto ricorrere, fin dall'inizio, a metodi alternativi per ottenere acqua potabile.
Ancora oggi, 400 anni dopo quei metodi continuano ad avere un'influenza sul paesaggio cittadino delle isole. La maggior parte dei 60.000 residenti di Bermuda, infatti, vivono in cottage di calcare con tetti bianchi a gradini, pensati apposta per raccogliere più acqua piovana possibile. I gradini, infatti, rallentano la discesa delle piogge torrenziali e aiutano le grondaie a raccogliere l'acqua e a convogliarla in cisterne sotto la casa.
Le cisterne si riempiono regolarmente, e ogni casa è autosufficiente. La maggior parte delle abitazioni non sono connesse alla rete idrica, e non deve pagare bollette. I tetti di calcare sono pesanti e non vengono facilmente danneggiati dagli uragani. In passato erano coperti di malta di calce, che ha proprietà antibatteriche. Oggi c'è una vernice bianca che riflette la luce ultravioletta del sole, aiutando a purificare l'acqua.
Questo sistema, per quanto efficiente, ha tradizionalmente limitato i consumi d'acqua da parte degli abitanti dell'isola. Il turismo crescente ha posto la necessità di costruire impianti di desalinizzazione: al momento ce ne sono sei, e permettono di rendere potabile l'acqua del mare. Ogni giorno, gli impianti permettono di generare 13.500 metri cubi d'acqua potabile.