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Ebbie Tolbert, nata schiava, visse abbastanza a lungo da potersi registrare per votare

L’afroamericana Ebbie Tolbert nacque negli USA intorno al 1807, e passò oltre 50 anni come schiava. Venne liberata all’età di 56 anni, e visse così a lungo che, all’età di 113 anni, poté recarsi al seggio elettorale di St. Louis e registrarsi per il voto

Pubblicato il 08/03/2019
Nel settembre del 1920 St. Louis, nel Missouri, cambiò per sempre, quando centinaia di donne si misero in fila ai seggi elettorali della città per assicurarsi di poter finalmente esprimere il proprio voto per eleggere il Presidente del loro paese.
Il mese precedente, il Congresso USA aveva ratificato il 19esimo Emendamento, dando alle donne il diritto di votare, un diritto che chiedevano da oltre 70 anni.
In cinque giorni si registrarono più di 125.000 donne, molte più del previsto.
Una di queste donne era Ebbie Tolbert, un’anziana afroamericana che si registrò per il voto nel settimo distretto, il 14 settembre 1920.

Ebbie Tolbert, al tempo ultracentenaria (anche se la data di nascista esatta è sconosciuta), aveva passato ben 50 anni della sua vita come schiava. Ebbie era nata schiava in California del Nord, all’inizio del 1800, ed ebbe almeno cinque padroni.
Era scappata dal proprio padrone nel 1863 prima che le truppe dell’Unione prendessero la città di Vicksburg, Mississippi.

Molti giornali stavano scrivendo le storie delle tante donne che si stavano registrando al voto per la prima volta, e ben due giornali scrissero quella di Ebbie. Ai reporter, egli disse “Il mondo non è più come prima, e potrebbero volerci le donne per migliorare ancora le cose”.

La sua storia è davvero potente, ma è anche un messaggio di speranza e di coraggio. I più forti, oggi, sono quelli che devono combattere più battaglie degli altri per avere gli stessi diritti, e gli stessi riconoscimenti.


Missouri Historical Society Collections


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