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Robert Gould Shaw, il primo ufficiale a guidare un reggimento di soli neri nella Guerra Civile americana
Quando il colonnello Robert Gould Shaw morì nella Seconda Battaglia di Fort Wagner, durante la Guerra Civile Americana per l'abolizione della schiavitù, venne seppellito in una fossa comune. Il gesto voleva essere un affronto, perché Shaw aveva guidato il primo reggimento composto da soli neri. Le truppe cercarono di recuperare il suo corpo, ma suo padre esclamò con orgoglio: "Non rimuoviamo il suo corpo, lì giace contornato dai suoi coraggiosi e devoti soldati".

Ufficiale, accettò di comandare il primo reggimento totalmente composto da afroamericani del Nordest (il 54esimo Massachusetts).
Incoraggiò i suoi uomini a rifiutare la paga finché non sarebbe stata uguale a quelle delle truppe bianche.
Robert Gould Shaw condusse il proprio reggimento nella Seconda Battaglia di Fort Wagner, nel luglio del 1863, presso Charleston in Sud Carolina. Shaw venne ucciso mentre guidava i suoi uomini alla conquista del forte dei confederati.
Alla fine l'unione perse la battaglia (anche se, per fortuna, non la guerra), e Shaw rimase ucciso, ma le sue imprese e la sua leadership sono diventati leggenda. Ispirarono molti altri afroamericani ad arruolarsi nell'unione.
Dopo la battaglia, il generale confederato Johnson Hagood fece raccogliere i corpi degli ufficiali avversari morti, lasciando però quello di Shaw lì dove era, pensando che destinarlo a una fossa comune, con i suoi soldati afroamericani, fosse la giusta punizione per aver riconosciuto ai soldati neri così tanta dignità. A un chirurgo dell'esercito, Hagood disse: "Se fosse stato al comando di truppe bianche…".
Quello che Hagood compì come insulto fu inteso come un onore per gli amici e i familiari di Shaw. Suo padre proclamò pubblicamente che era orgoglioso di sapere che il figlio era seppellito con le sue truppe: era in linea con il suo ruolo da combattente e da crociato per l'emancipazione.
"Non rimuoviamo il suo corpo, lì giace contornato dai suoi coraggiosi e devoti soldati".

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