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Qutuz, il principe schiavo che si vendicò dei Mongoli in modo esemplare
Nel XIII secolo un principe bambino del regno persiano di Khawarizam venne venduto come schiavo dopo che i Mongoli avevano invaso la sua terra e ucciso la sua famiglia. Arrivò in Egitto e salì nei ranghi dell'esercito finché non riuscì a diventare sultano. Guidò dunque le truppe egiziane in una battaglia contro i Mongoli, infliggendo loro una delle più grandi sconfitte della loro storia.
Pubblicato il 13/05/2020
Fonte:
Wikipedia inglese
(link alla fonte principale)
Qutuz era un principe della dinastia Khawarizam, a capo di un regno persiano che, intorno al 1231, venne catturato dai Mongoli. Lui, che era ancora un bambino, venne rapito e portato a Damasco, in Siria, dove venne venduto a un commerciante di schiavi egiziano.
Il mercante lo vendette al sultano mamelucco Aybak. Qutuz riportò già allora di essere di discendenza reale. Il principe-schiavo si fece apprezzare come funzionario del sovrano, e arrivò addirittura ad essere eletto alla carica di vice-sultano nel 1253.
Quattro anni dopo Aybak venne assassinato, e Qutuz rimase in carica come reggente e tutore del figlio al-Manṣūr ʿAlī.
Poco tempo dopo la vedova del sultano venne arrestata con l'accusa di aver ucciso il marito. Nel frattempo, l'esercito mongolo avanzava verso l'Egitto, invadendo Baghdad nel 1258. Il sovrano della Siria chiese aiuto a tutti gli emiri egiziani, che si riunirono proprio intorno al trono del quindicenne al-Manṣūr ʿAlī. Fu Qutuz, ovviamente, a coordinare le operazioni, sostenendo anche che serviva un sovrano d'Egitto più fermo ed esperto. Nel novembre del 1259 Ali venne deposto e Qutuz divenne il nuovo sovrano.
I Mongoli assediarono Aleppo e il sovrano al-Nāṣir Yūsuf fece evacuare la famiglia e il tesoro reale in Egitto. I Mongoli devastarono la città e lo stesso sovrano fuggì.
Il comandate Baibars dell'esercito egiziano attirò l'esercito Mongolo a Ain Jalut, dove li attendeva l'esercito alleato di Qutuz. I Mongoli vennero sconfitti pesantemente, fuggendo in Siria, dove furono preda delle popolazioni locali precedentemente massacrate. La battaglia di Ain Jalut, combattuta nel 1260, fu di importanza cruciale per gli equilibri della regione, e ad oggi è ricordata come una delle sconfitte peggiori subite dall'Impero Mongolo.
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