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Kung Fu Panda: un film occidentale che esprime alla perfezione l'essenza della cultura cinese
"Kung Fu Panda" ebbe così tanto successo, in Cina, da scatenare un dibattito nazionale sul motivo per cui gli occidentali avessero realizzato un film migliore sulla cultura cinese di quanto non fossero in grado di fare i cinesi stessi. Il film, che racconta la storia di un panda sovrappeso che sogna di praticare le arti marziali, è divertente, piacevole e fedele alla cultura cinese.

In Cina, il film d’animazione Kung Fu Panda (2008) è stato un tale successo che ha portato molte persone a chiedersi come mai gli occidentali sembravano saper ritrarre la cultura cinese meglio dei cinesi stessi. Il film, ambientato nella Cina antica, ne evidenzia con cura la cultura, la mitologia e l’architettura. Il protagonista della storia, Po, è un panda goffo e pigro che lavora nel negozietto di noodle del padre e sogna di diventare maestro di kung fu.
In Cina, molti hanno commentato che la mancanza di immaginazione e creatività è il risultato del controllo governativo sull’industria dei film, ma anche di una particolare ed esagerata sensibilità sul modo in cui la Cina viene raffigurata agli occhi del mondo.
C’è chi ha commentato che la storia di Kung Fu Panda è un classico, in Cina: un motivo che ritorna in molte storie tradizionali. Eppure, il successo del film è stato enorme anche laggiù.
Secondo altri, i Cinesi stanno abbandonando la cultura lasciata dagli antenati. I registi non celebrerebbero a sufficienza la cultura cinese e il pubblico preferirebbe quella occidentale.
Il pubblico cinese ha apprezzato l’abilità degli occidentali nel rappresentare le scene di arti marziali e le dinamiche familiari della cultura cinese. Il tutto accompagnato ad uno humor tipicamente americano.
