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"Effetto Will & Grace": come una serie tv abbatte i pregiudizi

Nei primi anni 2000, la serie tv “Will & Grace” ha ridotto significativamente il livello di pregiudizio nei confronti degli omosessuali. L'impatto è stato così significativo che gli psicologi sociali parlano di “effetto Will & Grace”.

Pubblicato il 20/11/2017
Fonte: WashingtonPost, Il pregiudizio (Voci e Pagotto) (link alla fonte principale)

Will & Grace
è andato in onda in America tra il 1998 e il 2006, trasmesso dalla NBC. Lo show, che ha riscosso un grande successo, ha come protagonisti un uomo gay e la sua migliore amica, che abitano insieme. I co-protagonisti sono Jack (un altro uomo gay) e l’iconica Karen Walker.

Lo show non è soltanto piacevole, brillante e divertente, ma ha avuto un effetto sociale importantissimo: è stato infatti accreditato di aver ridotto in maniera significativa il pregiudizio nei confronti delle persone omosessuali (uno studio è stato condotto in America, ma è alquanto verosimile che gli stessi effetti si siano verificati anche in Europa).
Di “effetto Will & Grace” parlano gli psicologi sociali. Nel 2006 Edward Schiappa, Peter Gregg and Dean Hewes hanno condotto uno studio per capire i meccanismi della cosa, scoprendo che l’effetto Will e Grace si è applicato soprattutto a quelle persone che non conoscevano e non avevano particolari contatti con persone omosessuali. Chi invece frequentava già persone gay non ha subito rilevanti cambiamenti di atteggiamento.

Schiappa, Gregg e Hewes hanno dunque realizzato che l’esposizione alle storie, ai desideri, ai problemi e alla vita quotidiana di persone gay in una serie tv è molto simile al contatto interpersonale. Chi ha guardato Will e Grace ha avuto lo stesso effetto previsto dalla “teoria del contatto” di Gordon Allport, pionere degli studi sul pregiudizio. Secondo gli studi di Allport, il contatto tra un gruppo di minoranza e un gruppo maggioritario può cambiare in positivo gli atteggiamenti del secondo nei confronti del primo.

Il team di Schiappa ha dimostrato che la teoria del contatto vale anche nel contesto massmediatico. Per indicare questo fenomeno hanno coniato l’espressione “contatto parasociale”.

will e grace


Gay,
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