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I serial killer si comportano in modo simile alle api

I serial killer si comportano come le api. Commettono crimini vicino alla propria casa, ma abbastanza lontano da evitare che i vicini si insospettiscano. Allo stesso modo, le api raccolgono il polline vicino all'alveare, ma abbastanza lontano da evitare che i predatori lo trovino. Gli scienziati hanno studiato il comportamento delle api e applicato i dati in algoritmi di tracciamento dei serial killer.

Pubblicato il 09/06/2020
Le api si nutrono a una certa distanza dagli alveari. Allo stesso modo, secondo uno studio dell'Università di Londra, i serial killer evitano di uccidere vicino alle proprie case.
Un lavoro pubblicato sulla rivista Interface della Royal Society ha riportato come i pattern geografici relativi studiati nelle api possano migliorare i modelli a disposizione dei criminologi.
Gli scienziati Nigel Raine, Steve Le Comber e Kim Rossmo hanno seguito i percorsi di alcune api dai nidi a delle zone fiorite. Le api creano una "zona cuscinetto" attorno all'alveare in cui evitano di raccogliere nutrimento, per ridurre il rischio che predatori e parassiti localizzino il nido. Questo comportamento è molto simile a quello messo in atto dai criminali che seguono le loro prossime vittime.
"Molti omicidi avvengono vicino alla casa del killer, ma non nell'area direttamente circostante, perché i criminali hanno paura di essere colti sul fatto da qualcuno che conoscono" ha spiegato il dr Raine.

Relativamente alle api, è importante conoscere i luoghi in cui il cibo sarà più probabilmente cercato, perché aiuta i biologi ad applicare misure di conservazione efficaci.
Adesso, però, questi dati si possono applicare al comportamento umano. I criminologi usano questi modelli per capire meglio come rintracciare i criminali più pericolosi.

serial killer



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