Seguici sui social
Un progetto di
WORLD OPEN NEWS
WORLD OPEN NEWS
Tra gli articoli più letti
Articoli trending su World Open News
Argomenti
-
Mondo
Giappone - Russia - Germania - Danimarca - Svizzera - India - Cina - Australia - Francia - Norvegia - New York - Dubai
Storia
Aztechi - Età Vittoriana - Seconda Guerra Mondiale
Piante e animali
Fiori - Alberi - Gatti - Cani - Mucche - Corvi - Aquile - Ricci - Elefanti - Lupi - Pinguini - Panda - Meduse - Koala - Leoni - Delfini - Gufi - Polpi - Scoiattoli - Pipistrelli - Ragni
Personaggi
Ernest Hemingway - Gengis Khan - J. K. Rowling - Ryan Reynolds - Nikola Tesla
Cibo
Birra - Pizza - Caffè
Pirati - Regina Elisabetta - Harry Potter - Gay e omosessualità
Le donne azteche che morivano partorendo finivano nel paradiso dei guerrieri
Gli aztechi consideravano il parto come una battaglia. Le donne che morivano partorendo finivano nel paradiso più onorevole di tutti: lo stesso dei guerrieri che morivano in battaglia
Fonte:
Wikipedia inglese e Wikipedia italiana
Il modo in cui una persona moriva sanciva il destino della sua anima: uno era rappresentato dal sole, un altro era detto Mictlan (il mondo sotterraneo), un terzo era chiamato Tlalocan.
Il sole era considerato il paradiso più alto e onorevole: pensavano che le anime dei guerrieri morti in battaglia diventassero colibrì, per seguire il sole nel suo viaggio nel cielo.
Gli altri due paradisi erano destinati a persone morte in modo meno onorevole. In particolare, Tlalocan era la meta delle persone morte per annegamento.
Il primo paradiso non era la meta dei soli guerrieri: anche le donne morte di parto finivano lassù.
Questo perché gli aztechi consideravano il parto come un'onorevole battaglia.
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay
Non perderti neanche un articolo, seguici su Facebook!
Articolo successivo
L'effetto Dunning-Kruger: a volte è difficile stimare la nostra intelligenza