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Nel 2005 un escursionista, durante un'arrampicata sulle Ande, ha trovato un portafoglio che apparteneva al passeggero di un aereo precipitato nel 1972. Dopo aver scoperto che il proprietario era sopravvissuto, l'escursionista gli ha restituito il portafoglio (30 anni dopo).

Pubblicato il 12/10/2019
Fonte: alpineexpeditions.net
Ricardo Peña è un escursionista che era da sempre stato affascinato dalla storia dell'incidente aereo avvenuto sulle montagne dell'Uruguay il 13 ottobre del 1972.
Dopo l'incidente, i sopravvissuti avevano dovuto vivere 72 giorni di inferno, intrappolati nelle montagne, al freddo. Molti di loro erano morti. E i sopravvissuti non solo avevano dovuto affrontare altitudine, slavine, isolamento, disperazione e fame, ma alcuni erano stati costretti a cibarsi dei corpi dei morti per non morire di fame.

Nel 2005 l'escursionista ha trovato il memoriale dell'incidente, dopo un lunghissimo viaggio.
Accanto alla croce, e ad alcuni pezzi dell'aereo lasciati lì per ricordo, Ricardo ha trovato una felpa e, al suo interno, il portafoglio di una delle persone coinvolte nell'incidente.
I documenti erano quelli di un certo Eduardo José. Ricardo si rivolse al proprietario dell'ostello del villaggio da cui era partita l'escursione. Quest'ultimo conosceva alcuni dei sopravvissuti, essendo loro tornati a visitare il luogo. Così, tramite lui, Ricardo riuscì a contattare Eduardo per restiturgli i documenti, ma soprattutto i 13$ (sotto forma di Peso Uruguayano) all'interno.


alpineexpeditions.net
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