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La storia di Dmitry Agarkov, che batté in astuzia la banca che gli propose una carta di credito
Nel 2008 un uomo russo di nome Dmitry Agarkov ricevette un’offerta per una nuova carta di credito. Scannerizzò il contratto al computer e lo modificò, rimandandolo indietro con nuovi termini che dicevano che aveva un tasso di interesse dello 0% e che il credito non aveva limiti. La banca lo firmò, approvandolo senza leggerlo, e in seguito un giudice la costrinse a rispettarlo
Pubblicato il 26/04/2019

Invece di buttare via la lettera, decise di scannerizzare il contratto, per modificarlo al computer. Cambiò i tassi di interesse, impostandoli allo 0%, tolse ogni tassa e ogni limite al credito. E inserì una piccola clausola per cui, ogniqualvolta la banca avesse violato il contratto, avrebbe dovuto risarcirlo con 3 milioni di rubli, e 6 milioni in caso di interruzione del contratto.
Sorprendentemente, il contratto venne accettato – probabilmente la banca non si premurò di rileggerlo – e Agarkov ricevette la nuova carta di credito. Due anni dopo, la compagnia cercò di chiudere il conto dell’uomo, denunciandolo per pagamenti non saldati (45.000 rubli). Ma la corte ritenne che la banca dovesse far riferimento al contratto modificato (e firmato da entrambe le parti), e che dunque l’uomo fosse tenuto a pagare soltanto 19.000 rubli (ovvero, presumibilmente, puramente quello che egli aveva effettivamente speso).
Qualche anno dopo, nel 2013, l’uomo denunciò la banca a sua volta per non aver rispettato il contratto, chiedendo 24 milioni di rubli (al tempo, il corrispettivo di oltre 700mila dollari). L’avvocato che lo rappresentava sosteneva che la banca avesse violato il contratto non pagando i 6 milioni dovuti all’interruzione unilaterale del contratto.
Alla fine, le denunce sono state ritirare in seguito a un accordo privato tra le parti.

@alesnesetril on Unsplash
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