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I cavi sottomarini che formano l’infrastruttura che sostiene internet
Solo una piccola parte dei dati internet è trasferita da un continente all’altro dai satelliti. Il 97% dei dati intercontinentali viaggia per migliaia di kilometri in cavi sui fondali degli oceani
Pubblicato il 06/02/2019

Ad esempio, la pagina che state leggendo è stata generata dinamicamente da un server a Provo, Utah (USA).
Ancora più sorprendente, però, e senza dubbio controintuitivo, è che i dati non viaggiano via satellite, ma passano quasi tutti attraverso dei lunghissimi cavi, posati sui fondali oceanici.
La compagnia Telegeography ha realizzato una mappa che mostra i percorsi di cavi a fibra ottica nei vari oceani del mondo. È questa l’infrastruttura che sostiene internet, ed è stata costruita nel corso degli ultimi decenni, principalmente su iniziativa di compagnie private piuttosto che governative.
Secondo l’ Asia-Pacific Economic Cooperation, il 97% di tutti i dati intercontinentali viaggia attraverso questi cavi.
Di recente, l’America e l’Europa si sono preoccupati per la prospettiva di un possibile sabotaggio di questi cavi da parte di stati particolarmente aggressivi, come la Russia. Un parlamentare inglese ha prodotto un report, l’anno scorso, che avvertiva che la Russia sta “operando aggressivamente” nell’Atlantico, dove sono i cavi che connettono l’Europa e gli USA.
Uno scenario in cui questi cavi venissero recisi sarebbe catastrofico per l’economia e la vita in occidente. Ma per fortuna la rete internet è estremamente resiliente, e ciò deriva dalla sua topologia. Il gran numero di nodi con molte connessioni garantisce che, se anche alcuni collegamenti venissero recisi, le informazioni troverebbero lo stesso un modo per arrivare a destinazione.

Il cavo MAREA, di 6600 km, in parte posseduto da Facebook e Google. ph. Microsoft

I cavi sottomarini di Internet // Telegrography
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