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Il dr. Carlo Urbani, l'eroe che avvertì il mondo della minaccia della SARS
Il dottor Carlo Urbani identificò, in un focolaio di polmonite in Oriente, la presenza di una nuova malattia. Avvertì immediatamente l’OMS riguardo ai pericoli della SARS, e si fermò ad Hanoi per investigare personalmente. Morì nel 2003 dopo essere stato contagiato. Il suo allarme tempestivo aveva dato il via alla più efficace risposta ad un’epidemia della storia

Uno degli eroi nella lotta contro la SARS è Carlo Urbani, dottore italiano laureato nel 1981 all’Università di Ancona, specializzato in seguito in malattie tropicali.
Urbani ha lavorato come volontario in Africa fin da giovane. Nel 1993 si è unito all’OMS e nel ’96 a Medici Senza Frontiere, che lo portarono in Vietnam e Cambogia. In pochi anni divenne presidente della divisione italiana di MSF.
Nel febbraio del 2003 Urbani venne chiamato in un ospedale di Hanoi per curare un paziente americano che aveva quello che sembrava un brutto caso di influenza. Il dottore si rese conto presto di essere davanti a una nuova malattia. Avvertì immediatamente l’OMS, e convinse il Ministero della Salute Vietnamita a isolare i pazienti e a fare lo screening dei viaggiatori, rallentando notevolmente il diffondersi dell’epidemia.
Qualche settimana dopo Carlo Urbani contrasse anch’egli la SARS. La moglie, l’ultima volta che lo vide in ospedale, gli disse che era irresponsabile per un padre di famiglia rischiare la vita per trattare malattie del genere. La risposta è ancora oggi celebre “Se non posso lavorare su queste situazioni, cosa sono venuto a fare qua? Rispondere e-mail, andare alle feste, pubblicare articoli?”

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