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Le banane sono in grado di produrre antimateria
Le banane producono spontaneamente antimateria. Questi frutti, ricchi di potassio, contengono tracce di un suo isotopo radioattivo chiamato potassio 40. All’incirca ogni 75 minuti, questo isotopo produce un positrone (anche detto "antielettrone"), che si annichila non appena entra in contatto con un elettrone, emettendo raggi gamma.
La parola "radioattività" viene immediatamente associata a qualcosa di terribile. In realtà, però, molte più cose di quante non pensereste sono radioattive. Persino nelle banane avviene un certo tipo di reazione nucleare, così come negli altri cibi che contengono molto potassio.
In particolare, il potassio può presentarsi nelle banane sotto forma di un suo isotopo, detto potassio 40. Si tratta di una piccolissima porzione delle molecole: soltanto 100 su un 1 milione sono potassio 40.
Il potassio 40 tende a decadere, e può farlo in diversi modi. Anche se molto spesso il risultato del processo è l'emissione di un elettrone, un altro di questi modi è l'emissione di un positrone, che lo trasforma in argon 40. La banana media produrrà, secondo alcune stime, circa 1 positrone ogni 75 minuti.
Il positrone fa parte dell'antimateria. In fisica, l'antimateria riguarda le particelle che corrispondono per massa alle particelle della materia ordinaria, ma con numeri quantici, come la carica elettrica, di segno opposto.
L'aspetto più interessante dell'antimateria, oltre al nome che rimanda a un gran numero di saghe fantascientifiche, è che essa non può coesistere con la materia: quando una particella e un'antiparticella vengono a contatto avviene la cosiddetta annichilazione: la materia si trasforma e rilascia fotoni ad alta energia (raggi gamma).
All'origine dell'universo, materia e antimateria erano presenti in quantità simili, ma per qualche motivo la materia prevalse. Ancora non è chiaro il motivo.
Il fatto che le banane siano radioattive non significa che mangiarle sia pericoloso. Il potassio 40 è presente in quantità piccolissime, e porta ad una esposizione radioattiva infima. Tre banane al giorno per un anno portano ad un'esposizione di 100 μSv (il siever è una unita di misura che misura degli effetti e del danno provocato dalla radiazione su un organismo), che aumentano il rischio di morte di circa un milionesimo: lo stesso rischio di morte che si corre con comuni attività della vita quotidiana.