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L'arpia, l'aquila che prende il nome dalla creatura mitologica greca

Estremamente rara, l'arpia prende il nome dalla creatura mitologica greca. Si tratta del rapace più potente delle foreste pluviali: ha un'apertura alare di 2 metri

Pubblicato il 06/02/2018
Fonte: Wikipedia inglese (link alla fonte principale)
L'aquila arpia è un'aquila molto particolare. Si tratta del più largo e potente rapace delle foreste pluviali.

Il nome della specie (harpyja) e la parola "arpia" vengono entrambi dal termine dell'antica Grecia, "hárpuia" (ἅρπυια), che si riferiva a una creatura mitologica, spirito del vento che portava i morti all'Ade, e che aveva un corpo d'aquila e una faccia umana.

L'aquila arpia ha un corpo coperto di piume scure, con il lato inferiore chiaro. Le femmine arrivano a pesare 9 kg, con l'apertura alare che può superare i due metri.
L'arpia può diventare aggressiva per l'uomo se teme di essere in pericolo.

Le arpie sono rare, e si possono trovare in Messico, nell'America Centrale e in Sud America. In Brasile se ne possono trovare di più. Il loro habitat è quello delle foreste pluviali, al momento a rischio. Al momento, nel Bacino dell'Amazzonia ne sono rimasti solo pochi esemplari. L'IUCN considera l'aquila arpia, a causa della minaccia della deforestazione, "prossima alla minaccia di estinzione".



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