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Ark Two Fallout Shelter, il rifugio antiatomico privato più grande del mondo frutto di 40 anni di lavoro
Un uomo chiamato Bruce Beach sta costruendo, fin dagli anni '80, un rifugio antiatomico nel villaggio di Horning's Mills in Ontario, Canada. Il rifugio, dalle dimensioni di quasi un kilometro quadrato, può accogliere fino a 500 persone e comprende una stanza di decontaminazione, una cappella, un centro per le radiocomunicazioni, un pozzo, una fossa settica. L'energia è fornita da generatori al diesel. Chiunque lo chieda viene ammesso al rifugio, e tutti sono benvenuti.
Si chiama Ark Two Fallout Shelter, in quello che è un ovvio riferimento biblico all'Arca di Noè. Il rifugio costruito in Canada da Bruce Beach vuole essere una tutela contro futuri disastri globali. Creato in una distesa di terra nella periferia di Toronto, Canada, si tratta di una struttura estremamente spaziosa, composta da decine di vecchi scuolabus svuotati e disposti in blocchi intersecati, tutti circondati da cemento armato.
Il complesso è stato inserito circa 4 metri sottoterra, e può ospitare circa 500 persone, estendendosi per oltre 3000 metri e coprendo quasi un km quadrato. Ark Two, considerato il più grande rifugio antiatomico privato del Nord America, si trova in una località chiamata Horning's Mills, ed è stato costruito da Bruce e Jean Beach.
I due, marito e moglie, hanno scelto di impiegare gli scuolabus per la loro spaziosità e la facilità con cui questi veicoli possono essere riconvertiti, ma anche perché sono relativamente economici. La costruzione di Ark Two Fallout Shelter è iniziata quasi 40 anni fa, negli anni '80, durante la Guerra Fredda. L'idea era quella di creare uno spazio in grado di funzionare come avamposto totalmente funzionante in caso di evento catastrofico. Doveva poter ospitare persone abbastanza a lungo da lasciare il tempo alle eventuali scorie nucleari di decadere ad un livello che potesse consentire un ritorno sicuro in superficie. Include aree per asili nido e centri medici, cucine e persino una lavanderia. Alimentato da generatori diesel, il rifugio vanta un impianto idraulico completo (compreso un pozzo privato per l'acqua potabile e una fossa settica), un centro di comunicazioni radio, una cappellae una sala di decontaminazione.
Negli anni, nonostante le sfide poste da tribunali e ispettori, che sostengono che la struttura sia stata realizzata senza permesso, l'attività dei coniugi continua. I due accumulano riserve di ogni tipo, benché ormai non siano troppo giovani: hanno entrambi oltre 80 anni. Il complesso, in ogni caso, riceve i contributi di una breve lista di volontari di fiducia. Le riserve di cibo e gli equipaggiamenti, tuttavia, stanno invecchiando, e Mr. Beach confessa di non sapere quante tonnellate di cibo sono state gettate nel bunker.
Siamo tutti abituati a sentire storie di tesori dissotterrati e di città sotterranee realizzate da civiltà antiche: il rifugio atomico Ark Two sta già diventando una sorta di capsula del tempo aperta, quasi un museo: ci sono, tra le altre cose, 3 monitor di Commodore 64 (un computer che secondo molti dovrebbe appartenere a un museo) sono usati come monitor per la sicurezza.