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La storia della scoperta di Plutone da parte del 23enne Clyde Tombaugh

Plutone è stato scoperto da Clyde Tombaugh, un contadino 23enne non laureato. Nel 1930 egli passò una settimana a comparare fotografie del cielo notturno, in cerca di un corpo celeste che cambiasse posizione. In seguito egli si laureò in astronomia e divenne professore

Pubblicato il 17/12/2018
Quando Clyde Tombaugh ha costruito il suo primo telescopio, a 20 anni, non poteva sapere che stava imboccando il percorso che lo avrebbe portato all’incredibile scoperta di Plutone.
Nato nel 1906 in Illinois, la sua famiglia aveva una fattoria. Ma quando era giovane, una tempesta ha rovinato i raccolti e ha messo fine alle sue speranze di entrare al college.

La sua passione per l’astronomia lo potrò a costruire un telescopio all’età di 20 anni, dopo essere rimasto insoddisfatto da quelli comprati in negozio. Con il telescopio fatto in casa, Clyde fece osservazioni dettagliate di Giove e Marte, che mandò al Lowell Observatory, per avere opinioni di astronomi professionisti.

Al giovane venne offerta una posizione all’osservatorio, che cercava un astronomo amatoriale che lavorasse al telescopio fotografico in cerca di, tra le altre cose, il misterioso pianeta X.
Si sospettava dell’esistenza del pianeta X già da diversi decenni, dopo la scoperta di Urano e Nettuno e la conseguente osservazione dei loro movimenti.
Tombaugh, quando iniziò a lavorare nel 1929, si unì alla ricerca del pianeta mancante. Il telescopio era equipaggiato con una fotocamera, per prendere due foto del cielo in giorni diversi. Un meccanismo permetteva di passare da una foto all’altra rapidamente, per valutare eventuali differenze. Mentre le stelle e le galassie non cambiano posizione, qualsiasi corpo celeste più vicino sarebbe potuto venire identificato in questo modo.
Dopo una settimana a studiare le fotografie, il 18 febbraio del 1930 il giovane notò che qualcosa, effettivamente si muoveva. Il 13 marzo, dopo alcuni studi per conferma, il Lowell Observatory annunciò ufficialmente il nono pianeta.

Il nome venne suggerito da una bambina inglese, dopo che lo staff dell’osservatorio aveva chiesto al mondo dei consigli. Plutone (Pluto) venne ritenuto un nome adatto, perché lo scuro e distante pianeta non era poi così diverso dal dio greco dei mondi sotterranei.
Per 70 anni, Plutone rimase un pianeta, ma quando gli strumenti astronomici si fecero più precisi si poté constatare che, in realtà, è un pianeta nano.
Tombaugh fece carriera e divenne anche professore di astronomia. La missione New Horizons porta una parte delle sue ceneri su Plutone (e oltre) nel suo viaggio nel sistema solare.

Scoperta di Plutone
Lowell Observatory


Plutone
NASA


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